Arriva il “sì” unanime da parte di tutti i sindaci invitati a Pompei oggi pomeriggio per discutere la proposta lanciata dal primo cittadino pompeiano Claudio D’Alessio, il quale paventa l’impiego, sotto la guida della Soprintendenza, di operai comunali nelle operazioni di monitoraggio degli scavi di Pompei e degli altri siti archeologici dell’area vesuviana. Stando a quanto riportato da http://notizie.comuni-italiani.it/, tutti si sono mostrati sensibili al delicato tema dell’emergenza “crolli” che attualmente sta interessando l’area archeologica di Pompei. Al vertice di palazzo De Fusco, durante il quale l’Anci ha l’ok ufficiale, hanno partecipato i primi cittadini di Ercolano, Vincenzo Strazzullo; di Portici, Vincenzo Cuomo; di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio; di Torre Annunziata, Giosuè Starita; di Torre del Greco, Ciro Borriello; di San Giorgio a Cremano, Domenico Giorgiano; e di Sorrento Giuseppe Cuomo. Tutti i sindaci hanno aderito che il presidente dell’Anci Campania Nino Daniele porterà all’attenzione dell’attuale dirigenza della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, nel corso di un incontro da fissare nei prossimi giorni. I sindaci dell’area vesuviana e costiera hanno, intanto, dato pieno appoggio alla proposta di D’Alessio, intraprendendo una analoga iniziativa: tutti hanno dato la disponibilità di tecnici e maestranze dei Comuni che amministrano per sopralluoghi a tappeto, costanti e duraturi sotto la guida della Soprintendenza. «Il problema dell’area archeologica di Pompei – spiega il sindaco Claudio D’Alessio – è la manutenzione ordinaria garantita con continuità. Per questo, ho segnalato al Ministero la disponibilità di tecnici e maestranze del Comune per sopperire alla carenza di personale».