Comincia da Sant’Anastasia quest’anno la sedicesima edizione della campagna regionale di sensibilizzazione contro i fuochi d’artificio fuoriolegge che continuano a mietere vittime e feriti in tutta la regione nella notte di capodanno. Presenti all’evento, nell’aula consiliare del Comune di Sant’Anastasia, oltre alle scolaresche accompagnate dagli insegnanti, il sindaco Carmine Esposito, gli assessori Veruska Zucconi e Ciro Castaldo, le autorità militari e le associazioni di volontariato. A presenziare l’avvenimento Dini Ciacci, presidente dell’Unicef Campania, e Piero Iaccarino che è stato anche l’ideatore della campagna. Non è mancato l’apporto delle associazioni anastasiane come quello offerto da “Action Trade” (associazione degli operatori economici di Sant’Anastasia) che ha partecipato all’organizzazione dell’evento. Tutti i presenti sono intervenuti al dibattito coinvolgendo, in primo luogo, i ragazzi delle scuole esortandoli a non far uso di botti pericolosi e soprattutto a lanciare un messaggio di sensibilizzazione che possa contribuire concretamente a far cessare questa triste usanza tipicamente campana. Per il sindaco Esposito la situazione a Sant’Anastasia rispecchia, ne più né meno, il trend generale di tutta la provincia di Napoli, ma ciò non vuol dire che non si debba arrivare ad una drastica inversione di tendenza:”I dati relativi al nostro territorio rientrano nella media provinciale. C’è bisogno di un inversione culturale e lo dico non solo come amministratore ma anche in qualità di specialista rianimatore. Anche un solo ferito da “sparo” è un segno di inciviltà. Il malanno che un giovane si procura è un atto, in se, contro la vita. Noi medici ospedalieri sappiamo già che il primo gennaio dovremo accogliere decine di feriti. È paradossale – continua il sindaco – che i medici ortopedici debbano preparare in anticipo le forme degli arti che saranno costretti a utilizzare per i feriti da fuochi d’artificio. Per l’assessore alla pubblica istruzione Veruska Zucconi l’avvenimento è di fondamentale importanza “per sensibilizzare i ragazzi delle scuole e soprattutto per il nostro che è il Comune capofila che ha dato l’avvio ad una campagna che in questi giorni girerà tutta la campania”. Soddisfazione per l’impegno mostrato da tutte le componenti chiamate in causa e per la volontà mostrata per il superamento del problema, ma anche pessimismo per la lunga strada ancora da percorrere sono i sentimenti “misti” espressi da Piero Iaccarino:” ho ideato e promosso questa campagna quindici anni fa ed oggi sono triste perché siamo qui a ripetere le stesse cose degli anni passati. Vengo da un quartiere napoletano dove ogni anno si consuma il capodanno come se stessimo in guerra. Il mio impegno è iniziato quando ho visto saltare la mano di un mio cugino scultore il quale oltre alla mano, dopo l’incedente, ha perso anche la sua ragione di vita”. La presidente Unicef ringrazia l’amministrazione per l’attenzione mostrata al delicato problema e aggiunge che “noi napoletani siamo sulla bocca di tutti per essere barbari ed incivili non solo per i fuochi ma anche per i rifiuti e questa tendenza va assolutamente invertita”. Chiude il sindaco Esposito che auspica un veloce cambiamento di mentalità a partire dai cittadini anastasiani, sfruttando proprio la voglia di civiltà dei giovani:”ragazzi, andate a casa e raccontate quello che avete ascoltato ai vostri genitori. A capodanno facciamo un gioco che ci diverte tutti anziché sparare i botti pericolosi”.
Vincenzo Rea