Castellammare: Libri con-tatto, Tonino Scala presenta “Quaquaraquà. Uomini di camorra”

Castellammare di Stabia, sabato 11 dicembre, nuovo appuntamento del Caffè letterario Libri con-tatto. Rassegna letteraria, organizzata dall’Associazione Idea Città, diretta dal giornalista e critico letterario Vincenzo Aiello. Nella sala “Annibale Ruccello” del cinema Montil di scena il politico e scrittore stabiese Tonino Scala con il suo “Quaquaraquà. Uomini di camorra (Satura editrice)”. Un reportage narrativo che proietta il lettore in storie di vite sconvolte dalla malavita che impregna e ammorba la società napoletana. I Malavitosi descritti nel libro non hanno nessun alone di eroismo criminale ma sono uomini di quattro soldi quaquaraquà, appunto, come quelli descritti da Leonardo Sciascia nel romanzo “Il giorno della civetta”. Perché la camorra non è altro che una montagna di merda ed è così che gli uomini della camorra vanno definiti, spiega Scala, citando il famoso film “I cento passi” dedicato alla vita di Peppino Impastato. Un romanzo che Scala dedica ai giovani affinché non si perda la memoria del male che la camorra semina nella società. L’autore scrive, infatti, le storie di vite sconvolte dalla malavita, ad iniziare da quella del consigliere comunale di Castellammare di Stabia Gino Tommasino ucciso nel 2009 sotto gli occhi del figlio adolescente; per poi raccontare le tristi vicende di Annalisa Durante ragazza di quattordici anni uccisa il 27 marzo 2004 a Forcella, di Giancarlo Siani giornalista del Mattino assassinato nel 1985, di don  Peppe Diana sacerdote coraggioso trucidato per il suo impegno antimafia, e tante altre tristi vicende come quella di Alberto Ogaristi, di Gelsomina Verde e Federico del Prete.  15 racconti di cronaca nera, storie troppo presto dimenticate dalla pubblica opinione, storie pregne di violenza, dolore e degrado, che vanno lette e ricordate perché possono e devono fungere da monito per le giovani generazioni che hanno il gravoso compito di risollevare le sorti di una regione messa alle corde dal dilagare del malaffare che negli ultimi trenta anni, dal terremoto del 1980 ad oggi, ha minato le regole del vivere onestamente ha cancellato il confine netto tra il lecito e l’illecito, tra camorristi e uomini delle istituzioni. Nel corso della serata, come da consuetudine per la rassegna letteraria, sono stati affrontati temi che vanno ben oltre la presentazione del libro. L’autore Tonino Scala, infatti, prendendo spunto dalle sue pregresse esperienze politiche di Consigliere Regionale svela alcuni inquietanti retroscena legati all’affarismo e alle connivenze politiche che fanno da sfondo all’approvazione di leggi importanti come la finanziaria e il famigerato piano casa. Episodi che mettono in luce il volto peggiore della politica,  la caccia al profitto che negli anni ha permesso alla camorra di entrare nelle istituzioni e avvelenarle. L’unico modo per uscire da questo pantano, spiega Scala, è il tornare ad una politica fatta di giovani e dai giovani che con passione e rinnovate energia rappresentano la svolta futura. La serata si conclude con il pregevole intervento dell’attrice Anna Spagnuolo che ha emozionato il numeroso pubblico intervenuto leggendo alcuni passi del libro dedicati al compianto don Peppe Diana.

Ferdinando Fontanella


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