Continua il botta e risposta tra il sindaco Giosuè Starita e il suo dissenziente e passato gruppo politico di appartenenza, il Partito Democratico.
Attraverso un manifesto, il sindaco e i suoi sostenitori, i Progressisti Democratici, Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Verdi, Alleanza per l’Italia, l’Unione di Centro e il gruppo Noi Sud, rendono note le conquiste dell’attuale giunta, e mostrano i punti discutibili della politica del segretario Pd comunale Francesco Porcelli.
In questo senso, Il manifesto firmato dall’amministrazione comunale spiega che la giunta non potrà permettere che le azioni di politici senza più alcuna effettiva carica istituzionale possano intralciare, od offuscare, l’operato del governo. Il documento prosegue elencando i punti di lavoro affrontati dalla giunta in questi ultimi mesi, omettendo però la voce che riguarderebbe le capacità effettive della maggioranza e la possibilità acquisita solo recentemente di potersi riunire in consiglio. Il manifesto conclude: “Non possiamo accettare e tollerare accuse generiche e demagogiche, a queste risponderemo con i fatti e con il lavoro che ha contraddistinto l’Amministrazione Starita.”
Alle critiche della maggioranza il segretario Porcelli risponde rivolgendo un severo attacco all’assessore Alfieri, chiedendone immediate dimissioni, per il crescente precariato nel campo dei servizi all’assistenza pubblica: “Non si può speculare sul disagio, sulla sofferenza e sulla povertà. Va subito rimosso l’artefice di questo disastro politico ed amministrativo. Per queste ragioni il Pd chiede le dimissioni dell’Assessore Ciro Alfieri, il quale, per di più, è stato con sentenza riconosciuto responsabile, per fatti legati al suo passato di amministratore, del reato di corruzione.”
Gioacchino Iuzzino