Marigliano: Emergenza rifiuti e crisi politica

Non si arresta la lotta contro l’emergenza rifiuti in Campania. Strade e marciapiedi sono tornati sovraccaricati di cumuli di immondizia, magari in qualche posto non sono mai stati ripuliti. E così, tra le accuse reciproche di politici ed amministratori ed il malcontento generale, la popolazione di Napoli e provincia continua a vedersi travolta da questa pericolosa crisi. Ed anche Marigliano non n’è rimasto immune. I marciapiedi della città sono diventate vere e proprie discarica a cielo aperto, così come vicoli e stradine del centro storico, completamente occupate da mucchi di spazzatura. E pensare che fino a poco tempo fa, Marigliano figurava tra i  Comuni virtuosi, proprio grazie agli ottimi risultati ottenuti attraverso la raccolta differenziata. A questo punto, si sottintende che il certosino lavoro di differenziazione dei rifiuti compiuto da gran parte della cittadinanza, è andato letteralmente perso. Sono giorni, ormai, che il servizio di raccolta è sospeso, dunque, per le strade è andato ad accumularsi di tutto, frazione umida, indifferenziato, plastica, vetro e quant’altro, tutto sotto una coltre maleodorante che infesta i quartieri. E quando la raccolta riprenderà? Bhe, inutile pensarci, verrà tutto messo insieme in un unico miscuglio di lerciume. La gente è stanca, non ce la fa più. Si tenta ogni mezzo pur di spronare politici ed amministratori a porre un punto fermo a questa emergenza. C’è chi è arrivato ad usare addirittura il mezzo facebook per polemizzare nei confronti della giunta Sodano. “Si pensi a ripulire le strade, prima di organizzare mercatini” scrive qualcuno. Ed intanto, mentre le strade continuano ad essere colme di immondizia, con la cittadinanza insoddisfatta, al Palazzo Municipale continuano a battibeccare sulla questione dell’appalto per la gestione dei rifiuti. In pratica, l’Amministrazione Sodano aveva, qualche tempo fa, indetto una gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani della durata di sette anni e del valore di circa 24 milioni di euro. Tale appalto avrebbe portano ad una maggiorazione del 30% sulla relativa tassa, chiaramente a carico dei cittadini. A questa gara sì è da subito opposto il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia, Dott. Michele Nappi, dapprima con una lettera aperta a tutta la cittadinanza per rendere nota dei movimenti dell’Amministrazione Comunale, ed in secondo momento con una serie di lettere alla Provincia atte ad avere delucidazioni legali in merito e per sapere se, in effetti, la sua contestazione poteva avere fondamento o l’Amministrazione stessa aveva diritto a seguire per questa strada. E qualche giorno fa è arrivata la risposta. Nel fax firmato dal Presidente della Provincia di Napoli, On. Avv. Luigi Cesaro, e dall’Assessore all’Ambiente, Prof. Giuseppe Caliendo, si legge chiaramente che l’indizione di una gara d’appalto di sette anni è chiaramente in contrasto con il comma 2-ter dell’art. 11 della legge n.26/2010 che così recita: “in fase transitoria, fino e non oltre il 31 dicembre 2010, le sole attività di raccolta, di spazzamento e di trasporto dei rifiuti e di smaltimento o recupero inerenti alla raccolta differenziata continuano ad essere gestite secondo le attuali modalità e forme procedimentali dai comuni.” Dunque, a partire dal 1° gennaio 2011, la competenza, in materia di rifiuti, passa alle Province. Le proteste del Presidente Nappi, quindi, erano fondate. All’Amministrazione Sodano, ora, non resta che ritirare l’indizione della gara d’appalto e cominciare a fare qualche conticino visto che, dal 2011, gran parte degli introiti economici in tasse saranno riscossi dalle Province e non più dai Comuni, per cui, realmente adesso bisogna trovare i fondi per fronteggiare eventuali future responsabilità.

Giuseppe Annunziata

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