5 gennaio 2010, Mugnano: Neapolis – Sant’Antonio Abate 1-0; è la partita che dà la svolta negativa al campionato dei giallorossi, e li ferma alla conquista dei play off.
19 dicembre 2010, Casarano: Virtus Casarano – Sant’Antonio Abate 4-1; è la partita che sancisce la fine al trend positivo in trasferta, e non solleva gli abatesi dai bassifondi della classifica.
È questo l’inizio e la fine di un 2010 variopinto da varie emozioni: dall’entusiasmo del primeggiante inizio di campionato, alla frenata di Mugnano, alla conquista dei play off, fino all’uscita dalla competizione, per poi passare alla crisi societaria, alla rinascita, e a un attuale inizio di stagione da bassa classifica. Non è un anno da incorniciare per come è finito, quello del Sant’Antonio Abate, ma non si possono dimenticare le mille emozioni che questa squadra a regalato ad un’intera città nel maggio di quest’anno. Ed anche la partita a Casarano, l’ultima del 2010, poteva segnare un destino diverso e una conclusione migliore. Ma se grinta e carattere non sempre fanno vincere le partite, gli errori arbitrali le fanno perdere di sicuro. E i giallorossi anche in Puglia vengono condannati da una svista del guardalinee che punisce ben due calciatori abatesi. Eppure i ragazzi di mister Esposito nemmeno in nove contro undici si sono arresi, e ci hanno provato ancora prima, per vincere quella partita. Erano già carichi al 1’ del primo tempo: Morella serve in verticale Ragosta, ma il tiro dell’ “Arcangelo” finisce a lato. Il Sant’Antonio è spavaldo e propositivo, ma al 22’ subisce il goal di De Silva, lasciato troppo solo in area di rigore. Tuttavia, gli abatesi riacciuffano il pareggio sul finire del primo tempo, al 46’, con Ragosta, preciso di testa per insaccare la porta di D’Angelo. Nemmeno nella ripresa si arrendono i campani, sempre più vogliosi di concludere il 2010 con un’altra vittoria in trasferta. Il Casarano, però, ritrova il vantaggio al 20’, con l’incornata di Calabro. Non basta il goal subito per mettere a tacere i giallorossi, che abbassano la testa, e trottano verso l’aria di rigore pugliese. Ma quando la squadra avversaria ti supera solo in fortuna, ci pensa l’arbitro a tagliarti le gambe. Al 25’ i tifosi di casa non restituiscono il pallone in campo, e Follera non può battere la rimessa laterale, poiché non arrivano altri palloni. Il difensore abatese, irritato dal comportamento scorretto dei supporter pugliesi, va così a chiedere la restituzione della sfera sotto la tribuna, da cui arrivano però insulti vari, che provocano la reazione, controllata, del giocatore. Ma il guardalinee interpreta male la situazione, e segnale all’arbitro l’espulsione di Follera. Interviene a questo punto Ferraro, per difendere il compagno, e cercare di spiegare l’accaduto al direttore di gara, che, però, non vuole sentire ragioni ed espelle anche quest’ultimo. Mister Esposito, dopo questo “comico” episodio, si trova in nove uomini, e con una difesa da reinventare. Nemmeno in inferiorità numerica, però, gli abatesi perdono la grinta, e al 36’ vanno vicino al pari, con una punizione da manuale di Vitagliano, sulla quale D’Angelo vola altissimo, e salva miracolosamente il risultato. Dopo quindici minuti con due uomini in meno, il Sant’Antonio Abate accusa la stanchezza, e il Casarano, in affanno, ne approfitta, siglando prima il 3-1 con Da Silva, e poi il goal del poker con Arago. Sconfitta evitabile e condizionata dalle decisioni arbitrali quella dei giallorossi, che escono a testa china e con tanto rammarico dal “Giuseppe Capozza” di Casarano. Non riescono a fare il regalo di Natale ai propri Ultras, come sempre accorsi nella cittadine pugliese, nonostante la rilevante distanza da Napoli. Ci penserà il 2011 a rimettere le cose al loro giusto posto? Sarà un inizio di anno che porterà qualche risultato migliore, e magari qualche vittoria al Comunale? Tutto si saprà il 5 gennaio 2011, a Murgia, dove il Sant’Antonio Abate dovrà stare bene attento a non farsi portare dalla Befana solo carbone.
Feliciana Mascolo