Continua a scorrere nella pressoché totale indifferenza il Natale ad Ercolano. Non ce ne vogliano i sia pur validi assessori se “osiamo” puntualizzare opinioni condivise ampiamente da un bacino d’utenza stanco di essere relegato in un angolo. Se le associazioni disseminate sul territorio fanno quello che possono per “riscaldare l’ambiente” non si comprende il motivo reale di un risentimento proveniente da alcuni esponenti dell’attuale amministrazione in merito alle oggettive non responsabilità del sindaco Vincenzo Strazzullo in questioni ben più arcaiche del recente insediamento del primo cittadino. Di fatti qui non si punta l’indice contro alcun singolo amministratore ma contro un “sistema di governo” spesso frammentario e incomprensibile, in cui la comunità apprende di pubbliche manifestazioni o eventi mondani solo “a cose fatte”. Per quel che concerne poi il monitoraggio più volte anelato da parte della Magistratura in città non si percepiscono le motivazione dell’astio palese con il quale alcuni membri del governo locale interpretano tale sacrosanta rivendicazione: dovrebbero al contrario essere ben lieti di avere un “grande fratello istituzionale” pronto a perorare le giuste richieste di onesti contribuenti. L’equivoco è sempre lo stesso: ad Ercolano sovente si interpreta la critica costruttiva quale “attacco ad personam”. Niente di più falso e inesatto. Ad alcuni valorosi politici ercolanesi ricordiamo che la deontologia e l’esercizio corretto di una professione come quella giornalistica non presuppone schieramenti di sorta se non quelli in favore della legalità e del buon vivere comune. Quindi non staremo a produrre inutili testimonianze di inefficienza pubblica, anche perché non si saprebbe, francamente, da dove cominciare: semplicemente gli ercolanesi si chiedono come mai il Comune non provveda a bonificare gli orrori strutturali (sanpietrini mal posati, buche et.) che nell’insieme hanno causato il mare di infortuni incorsi nella “neo ultimata” via IV novembre . Non occorre essere “investigatori privati” per sapere che l’ufficio legale ha un bel po’ da fare per far fronte alle richieste di indennità mosse da pedoni vittime di voragini o anomalie statiche dei marciapiedi ben visibili e documentabili. Il paradosso è che invece di lodare l’opera umile di chi porta l’opinione pubblica a conoscenza di certe disfunzioni lo si etichetta frettolosamente come polemico o addirittura “aizzato” da altri per colpire non si sa bene chi o cosa. Al di là delle farneticazioni inutili ci auguriamo che alla vigilia del nuovo anno al premier Strazzullo sia consentito di operare in sinergia con i consiglieri e con la Giunta al reale rilancio di un’immagine cittadina pietosamente in ginocchio. Non si riesce più a tollerare la meraviglia ipocrita di chi, politico doc, commenta determinate “inefficienze” con scetticismo quasi fossero frutto di fantasie o riguardassero altre località vesuviane.
Alfonso Maria Liguori