Sanità. Tornare o meno in Asl NA 3 Sud. E’ questo l’eterno dilemma della città della reggia. Un dilemma a cui una parte dei cittadini ha risposto firmando una petizione per ritornare nella ex Na 5. Il consiglio comunale in merito però continua ad essere interdetto e poco unito. Tale problematica, che va sottolineato, stava per essere risolta il mese scorso grazie ad un emendamento del consiglio regionale che prevedeva il ritorno di Portici nella sua naturale ASL di appartenenza, in quanto ex Na5, ma bloccato da un presunto documento che vedeva apportata la firma di alcune forze politiche locali. Notevole la presenza dei cittadini, seppur in parte appartenenti al settore, curiosi e in ansia di sapere il proprio destino lavorativo, in quanto va ricordato sono in gioco, molti posti di lavoro. Confusa anche la posizione dell’amministrazione comunale: “non comprendo quale sia la posizione della pubblica amministrazione – dichiara Ciro Esposito del PD – in quanto a ottobre c’è stata una delibera della giunta comunale che prevedeva di agire per vie legali per impugnare il piano Zuccatelli, che contestava l’incorporamento di Portici in ASL Na 1 centro. Ed invece in data 8 novembre arriva in consiglio regionale un documento firmato, da alcuni esponenti politici locali che ha fermato l’emendamento. Cosa è successo? E’ evidente che la cittadinanza sta vivendo un forte disagio, l’ASL Na 1 centro è fortemente indebitata, ci sono problemi di natura occupazionale”. Intervento che ha riscontrato il favore del pubblico presente in aula consiliare. Pronta la risposta del consigliere Aveta che in consiglio regionale ha favorito la permanenza di Portici nell’attuale ASL, quando nel mese di giugno durante una pubblica conferenza all’ex cinema Capitol sembrava avere una posizione differente: ” solo gli stupidi non cambiano idea di fronte all’evidenza – tuona il consigliere regionale – l’ASl Na 1 centro ha delle enormi potenzialità, come ottime eccellenze mediche. Gli interessi degli operatori di settore sono giusti, sani e legittimi, ma la Regione non sta pagando niente perché le casse sono vuote. Dobbiamo rinforzare la sanità pubblica, abbiamo delle strutture a disposizione a Portici come lo Psaut che deve essere aperto, dobbiamo potenziare le strutture con i macchinari “. Altri esponenti della maggioranza come Stefania Scarano, Domenico Iacomino hanno richiesto invece l’apertura di un tavolo di confronto per discutere della questione e capire quale situazione possa essere migliore. Una soluzione che forse qualche mese fa avrebbe potuto essere ben vista, ma in questo caso è stata vista da molti come neutrale e soprattutto che se applicata farà scorrere altro tempo e la situazione sanitaria sarà sempre più critica. Inoltre è da considerare che altri tavoli di confronto si sono tenuti durante il mese di settembre, e nel convegno pubblico del cinema Capitol sulla sanità bloccata del mese di giugno, a cui partecipò anche il sindaco Cuomo, la proposta fu quella di tornare in Asl NA 3 Sud. Netta invece la posizione della PDL: ” il paziente deve essere trattato bene – dichiara Massimo Olivieri – a giugno eravamo tutti d’accordo. E ora? Il documento di novembre è stato firmato da capigruppo e segretari in disaccordo con i propri consiglieri. Ora vorremmo sapere quale sarà la posizione dell’amministrazione e del sindaco in merito e anche la cittadinanza ha il diritto di sapere”. La replica di Enzo Cuomo improntata all’ascolto non tarda ad arrivare: ” l’amministrazione comunale ha fatto un lungo ed articolato ascolto in merito sulla questione sanità. Purtroppo ci sono pro e contro in ognuno dei casi sia per la Na 3 SUD che in Na 1 centro. Si contrappongono giusti interessi di base. Si parla di dove sia meno peggio. Dobbiamo tutelare gli interessi della salute pubblica, non dobbiamo schierarci per faziosità, ma dobbiamo parlare, dialogare e capire quale sia la soluzione migliore. Sono pronto ad indire un tavolo di confronto o anche un consiglio monotematico se sarà il caso”.
Veronica Mosca