Un consiglio comunale disordinato nel quale è venuto meno più volte il numero legale e che si è concluso nel pomeriggio dopo una mattinata convulsa. La seduta si è aperta con una sorpresa, le rientrate dimissioni dell’assessore Brigida Di Somma, presente e attiva nell’aula consiliare. Presente sul banco della Giunta anche Franco Lombardi nella sua nuova veste di assessore. Il sindaco non ha dato lettura dei nuovi nominati, ma il presidente del consiglio comunale ha riferiito che tre nuovi assessori fanno parte della giunta. Il terzo è Giuseppe Russo di Arola. Non sono ancora state assegnate le deleghe che si conosceranno solo in seguito.
Nella prima parte della seduta l’opposizione ha presentato una Interrogazione e due Mozioni di dibattito politico, sottoscritte dai consiglieri De Martino, Cardone e Cannavale. In sostanza i consiglieri avrebbero voluto una discussione sui alcune opere pubbliche iniziate da molti anni dall’amministrazione e mai portate a termine.
Il consigliere Cardone ha riportato all’attenzione dieci progetti che non hanno visto la realizzazione, alcuni dei quali sono addirittura diventati desueti e inadeguati. In particolare, il consigliere Cardone nell’Interrogazione si è soffermato sui lavori della via Raffaele Bosco, mai conclusi. I fondi regionali sono esauriti e nemmeno la metà degli interventi sono stati realizzati.
Altro punto dolente quello del plesso scolastico di via Sconduci. Progetto finanziato ma mai andato avanti, arenato tra assurde procedure amministrative con gravi conseguenze per l’utenza scolastica. L’elenco non si ferma qua, perchè Cardone insiste anche su altri fronti: il palazzetto dello sport, il borgo di Ticciano, il cimitero comunale, la pubblica illuminazione, il progetto di ampliamento del plesso scolastico di Arola. Su Arola si è espressa anche il consigliere Marianna De Martino, ricordando al Consiglio Comunale che la comunità arolese aveva accettato di accantonare il vecchio progetto sperando che il semplice ampliamento della scuola attuale fosse alle porte. Di fronte ai ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato c’è invece profondo malcontento e delusione per come è stata gestita tutta la vicenda dell’appalto dei lavori che non ha consentito la realizzazione delle opere promesse a gennaio.
Cardone ha poi consegnato al Presidente del Consiglio un memoriale di oltre cento pagine nel quale sono raccolte tutte le interrogazioni, le note e le istanze scritte negli ultimi cinque anni al Sindaco, ai funzionari comunali, agli assessori e alle quali non sono mai state date risposte.
Il Consiglio ha votato però contro le mozioni e si è rifiutato di allegare alla delibera le memorie di Cardone.
E’ cominciato a questo punto un andirivieni di consiglieri che faceva cadere il numero legale.
La seduta è stata perciò sospesa per una pausa pranzo, erano ormai le 13.30. Alla ripresa dei lavori c’è stato modo di approvare alcuni provvedimenti relativi alla destagionalizzazione delle attività turistiche, al nuovo parcheggio in via De Feo e al complesso sportivo di Arola.
Relativamente alla destagionalizzazione delle attività turistiche, provvedimento legato a una specifica delibera del Consiglio Regionale, Cardone ha espresso le sue perplessità. E cioè il timore che i gestori delle spiagge, estendendosi le concessioni nell’arco dell’intero anno e non solo in estate, possano determinare, anche in inverno, una forte limitazione del libero accesso agli arenili.
Dopo l’approvazione delle delibere, essendo caduto nuovamente il numero legale, il consiglio si è sciolto.
Si è notata l’assoluta mancanza di partecipazione di pubblico al consiglio comunale odierno, a parte qualche rappresentante degli organi di stampa e i soggetti interessati strettamente alle delibere approvate.
Inoltre, lo stato di confusione nel quale si è svolto il Consiglio Comunale, con la continua caduta del numero legale, ha fatto andare in bestia il Presidente del Consiglio. Consiglieri richiamati in aula continuamente e frettolosi rientri per garantire il numero legale più volte raggiunto solo grazie ai consiglieri Bonucore e Migliaccio. La stessa nomina dei nuovi assessori, passata come un’ informazione del Presidente del Consiglio, non ha seguito l’iter tradizionale. Il Sindaco Gennaro Cinque non si è nemmeno preso la briga di presentare la nuova Giunta e di relazionare sulle ragioni che l’hanno determinata.
Un pressapochismo confuso e irrispettoso delle regole formali che fa parte della ordinaria routine di questa Giunta e di questo Consiglio.
Maria D’Ordia