Cimitile: il centro storico si trasforma per due notti nell’antica Betlemme

L’atmosfera è quella giusta. Per qualche ora, a partire dalle 18,00 e in un percorso ben articolato, ai visitatori è sembrato veramente di trovarsi a Betlemme ed assistere alla nascita del bambino Gesù. I caratteristici vicoli del centro storico di Cimitile, città dalla storia millenaria, si sono tinti infatti di una luce particolare grazie alle torce e i drappeggi posti sulle mura delle abitazioni locali.

Una ricostruzione scenografica molto realistica, accompagnata da musiche natalizie, e giunta alla nona edizione continuando ad attirare sempre più persone. Particolarmente apprezzata  l’idea di far offrire dagli stessi pastori i prodotti cotti al momento negli antichi forni per un gradito pit-stop tra una scena e l’altra tra caldarroste, focacce e buon vino. Non caso, dunque, le due serate del 26 e 27 dicembre sono state intitolate “Incontro a Betlemme” a sottolineare  il clima di accoglienza che i cittadini cimitilesi hanno dimostrato ai visitatori.

Anche questa edizione ha visto il patrocinio del Comune e della Provincia di Napoli ma soprattutto la passione di 250 figuranti impegnati volontariamente nella realizzazione di una serata dagli ottimi risultati visto l’alto numero di visitatori. Gli organizzatori, infatti, sono stati indaffarati con le tante prenotazioni da tutta la provincia napoletana e salernitana, non mancando problemi gestionali, poi risolti grazie all’aiuto della protezione civile che è riuscita a far defluire le lunghe file createsi all’ingresso.

Un’ampia parte del paese è stata coinvolta nella rappresentazione, il percorso ha visto l’entrata da Piazza Filo della Torre, dove sono stati allestiti gli stand di accoglienza, per poi concludersi in via Madonnelle nei pressi delle basiliche paleocristiane, per l’occasione aperte alle visite fino alle ore 17,00. La manifestazione ha inoltre riguardato lo stesso corso Umberto adibito a mercatino natalizio.

Particolarmente interessanti sono risultate due scene del presepe: la Natività e il mercato.

Se la riproduzione  della nascita di Gesù ha emozionato con la presenza di un neonato cullato dalla Madonna, sicuramente riuscita è stata anche la scelta della collocazione della mangiatoia in un’antica masseria dismessa di Cimitile, per l’occasione ricoperta di paglia e soprattutto riproducente la reale povertà in cui il Bambino venne al mondo.

Molto realistico il mercato, ricostruito in largo Pozzo nuovo,  in cui i venditori hanno dato luogo ad una vera esposizione di mercanzie dell’epoca fino ad una speciale postazione destinata alla vendita degli schiavi, pratica di ormai 2010 anni fa.

Si conferma l’opinione che, ormai a più di duemila anni di distanza, la Natività riesce ancora ad emozionare e coinvolgere nel suo eterno connubio tra arte sacra e popolare.

Stella Porricelli

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