Da oggi stop al trasporto 118 della Croce Rossa di Napoli. A rischio il presidio allo stadio San Paolo

Non è bastato l’incontro con il Prefetto De Martino per scongiurare la sospensione del trasporto infermi in emergenza 118. I lavoratori della Croce Rossa Italiana di Napoli cesseranno ufficialmente oggi, 31 dicembre, a partire dalle 20 il servizio. Nell’ambito dei tagli alla sanità, la Regione Campania non ha rinnovato la convenzione con la CRI. Da oggi, il numero di postazioni d’emergenza passeranno da 33 a 12, con la perdita di ben 34 posti di lavoro. Il 5 novembre scorso, la Funzione Pubblica Cgil di Napoli aveva chiesto ai vertici della Croce Rossa Italiana risposte sul futuro del Comitato CRI partenopeo. L’incontro con il Prefetto aveva portato nuove speranze che, però, sono state disattese dall’ente regionale. Alle richieste di adeguamento dei costi della convenzione, l’Asl Napoli 1 non ha dato riscontro favorevole. FP  C.G.I.L., C.I.S.L./FP, U.I.L.-P.A., FIALP-CISAL e U.S.B.-P.I. hanno siglato un documento congiunto nel quale si tutte le sigle sindacali hanno chiesto con somma urgenza la convocazione di un tavolo istituzionale «al fine di dirimere la vertenza CRI stanti i beni primari posti in gioco e tutelati dalla Carta Costituzionale».«Vittime dell’inefficienza – afferma Francesco Pappalardo, della Cgil – saranno i soliti: cittadini e lavoratori. In questo modo la Regione mette in discussione il diritto alla salute, perché la cessazione del trasporto infermi comporterà gravi disagi alla città di Napoli, lasciando i cittadini sprovvisti di un servizio posto a tutela di un bene assoluto quale quello della salute. Inoltre, la chiusura dei servizi di emergenza sanitaria pone seri problemi di ricaduta sui livelli occupazionali perché i 34 lavoratori sono subordinati alle convenzioni». A rischio anche altri servizi, come la banca del sangue, il presidio sanitario allo stadio San Paolo e l’emergenza neonatale.

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