Verso la Lapponia.

In viaggio verso la Lapponia. Toccando tutti gli angoli del Mondo. La terra “bianca” dai forti contrasti naturali e dagli abbaglianti giochi di luce/ombra ritorna di grande attualità in un inverno che non solo le previsioni meteo, ma anche la moda, prevedono di freddo polare. Le frontiere dell’ultraetnico sono state percorse da Gaultier nella collezione A/I 2010-11. Partenza d’ordinanza la Francia, per poi spostarsi ad Ovest, Est, Sud e Nord. Catturando nella rete della  creatività le tradizioni di ogni Paese. Ponendo l’accento su diversità e uguaglianze. Rielaborando in chiave urbana e contemporanea kaftani marocchini, fiori balcanici, fodere cinesi, jacquard aztechi, passamanerie andine, baschi bohemienne, mary jane dal tacco camperos, babbucce turche formato stiletto. Tutto rivisitato secondo uno spirito innovatore che inneggia alla sovrapposizione e porta ad abbinare gonne gitane dai grossi spacchi con trench inglesi, tuniche decorate con harem pants, maxi cardigan street con cappuccio su abiti stampati, casacchine china style con camicie greche, mantelle bordate di pelliccia su tubini  noir ricamati; alternando copricapi tradizionali, berretti con collane masai e lunghi guanti di cuoio colorati. Pennellate fluo per calze e tripudio di neri, viola, bluette, rossi, verdi, bordeaux, grigi, bianchi per seta, pelliccia, denim, lana, raso, cuoio e velluto.

Africa, Asia, Russia, India, Grecia, Europa e Lapponia.  Questa la vera novità. Ovvero l’interpretazione di un nuovo ruolo da parte di abbigliamento (e accessori) da sempre definiti da “montagna” ed oggi trasformati in hot look da città con l’aggiunta di dettagli de luxe. Si rispolverano dunque maglioni da Esquimese , cappelli pellicciosi con paraorecchie, cuissard effetto calza che si arrampicano sulle gambe- Chanel- riscaldandole, montoni rovesciati che trasmigrano dai tradizionali doposci sulle borse a bauletto – Trussardi- , sulle tracolle con le code di volpe –Pucci-, sugli stivali zeppati e ricamati fino ai clogs borchiati e decorati- Manoush-. Scendono le temperature, salgono le quotazioni di gioielli e bijoux etno-folk che richiamano una manualità manifatturiera atavica, perfetti per caratterizzare anche semplici pull.

Giorni freddi riscaldati dal calore di una moda che sa di tradizioni e di Mondo…Di una gita in slitta sotto un cielo punteggiato di stelle..

M.Chiara D’Apolito

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