“Comprendo le preoccupazioni del Comitato per la Salvaguardia del M.Scarlato per il piano ospedaliero in itinere. Dopo le mortificazioni subite sia dalla giunta Bassolino, dove nonostante vi fossero riferimenti regionali della nostra città nulla è stato fatto per tutelare l’ospedale cittadino e dopo il piano redatto dal commissario Zuccatelli, i timori sono legittimi.
Posso garantire, però, che in questi mesi stiamo lavorando con grande impegno e che il livello di attenzione è massimo. Anche la posizione assunta nell’ambito del consiglio regionale con la fuoriuscita dal PdL, è stata dettata da esigenze territoriali e non certo da ragioni politiche o legate alla mera occupazione di poltrone. Non ho mai avuto velleità in merito perché ho sempre ritenuto il mio ruolo al servizio del territorio, come una finestra sul consiglio regionale accessibile a tutti. Per questo motivo sento forte il peso della responsabilità rispetto al futuro del Mauro Scarlato. Sulla questione sanitaria ci giochiamo tutta la nostra credibilità e un’eventuale chiusura rappresenterebbe per noi un vero e proprio fallimento.
Dopo l’incontro con i vertici regionali siamo ancora più intenzionati a garantire la salvaguardia del nosocomio cittadino, partecipando attivamente al programma di riconversione del M. Scarlato nel quale è prevista la salvaguardia dell’emergenza e la creazione di un polo d’eccellenza in campo riabilitativo. Un ospedale destinato a diventare punto di riferimento della Campania e del Meridione. Di questo grande progetto ne continueremo a ragionare, insieme al Sindaco di Scafati, al presidente della Provincia e al direttore sanitario Alfonso Giordano, nella seconda metà di Febbraio, quando, in Regione, dovrebbe terminare la fase commissariale per dare inizio a quella ordinaria.
Nel frattempo, ritengo assolutamente giuste e comprensibili tutte le manifestazione di protesta, ma sono anche cosciente del fatto che tutto questo non basta, così come sono inutili, in questa fase, le passerelle e le spettacolarizzazioni dell’opposizione, perché di fronte ad un’eventuale chiusura sarebbe comunque la sottoscritta ad essere additata come responsabile, mentre se l’ospedale dovesse salvarsi il merito sarebbe di chi fino ad oggi ha fatto solo rumore. Preferisco continuare a lavorare, anche in silenzio, vedere il nostro ospedale tutelato o magari riconvertito in una struttura ancora più efficiente, consapevole che poi, alla fine, il centro-sinistra avrà anche la faccia tosta di prendersi meriti che non ha”.