Portici: nuovi alloggi per i terremotati di via Dalbono e via Scalea

Nuovi alloggi per i ventidue nuclei di terremotati che vivono ancora nei container di via Dalbono e via Scalea, dal 1980. Una situazione insostenibile, ma che sembra essersi avviata ad una soluzione. E’ recente infatti la delibera di giunta comunale, secondo la quale, sono stati predisposti tutti gli strumenti e i fondi per la realizzazione di due edifici di edilizia residenziale pubblica, corrispondenti alle esigenze delle famiglie che da 30 anni vivono ancora in una sorta di bunker. La storia di questi alloggi è molto lunga e da anni si parla di nuove case ma mai una pietra è stata posizionata, anche a causa dei ritardi delle numerose varianti al piano regolatore vigente. Inoltre c’erano dei fondi stanziati dalla Regione Campania, nel 2001, per oltre un milione di euro per la creazione appunto di nuovi alloggi. Durante le precedenti amministrazioni però mai nessuno sembra essersi interessato realmente al problema. Adesso invece, seppure ancora non è possibile parlare di scadenze precise, si possono comunque leggere carte e progetti che dimostrano che la questione sta procedendo su un giusto percorso burocratico. L’atto deliberato dalla giunta di Enzo Cuomo, riporta tutte le voci di spesa, necessarie per la realizzazione del progetto. Secondo le stime dell’assessorato ai lavori pubblici dimostra che la costruzione dei due edifici costa alle casse comunali due milioni e settecento mila euro. Una parte, un milione e trecento mila euro, sono i fondi stanziati nel 2001 e recuperati dall’amministrazione comunale e il resto è stato stanziato dal comune stesso, ripartendo le somme. Seicento mila euro derivano da un mutuo  contratto nel 2011 dal comune per la realizzazione del progetto, quattro cento mila euro derivano da un cambio di destinazione di utilizzo di fondi di altri progetti inseriti in altri studi di fattibilità e che quindi sono stati resi disponibili, e trecento mila euro grazie alla devoluzione di un residuo di mutuo già contratto e reso disponibile. Ora bisogna solo attendere i consequenziali atti burocratici affidati al settore competente e passare alla fase operativa dei lavori di costruzione dei ventidue alloggi.

Veronica Mosca

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