Il Wwf: “Salviamo l’ultimo pino nella villa comunale di Sorrento”

Il Pinus pinea della Villa Comunale di Sorrento, con i suoi 12 metri di altezza, oltre 3 di circonferenza e un’età stimata di 125 anni, dopo la morte e il recente abbattimento di un analogo esemplare posto nella Villa La Terrazza, è ora uno degli ultimi esemplari superstiti presenti sul costone tufaceo della città. Esso gode di buona salute e costituisce, senza ombra di dubbio, un elemento indiscutibile del paesaggio e della geografia dei luoghi.

 

“Hanno dichiarato l’albero pronto a cadere in qualsiasi momento…una sorta di pianta killer –racconta Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – ma nessuno, da ben 7 mesi, si è mai si preoccupato di mettere in sicurezza l’area frequentata da bambini e turisti.

Questo può significare una cosa sola: o il comune sta mettendo a rischio l’incolumità dei  cittadini o, molto più verosimilmente, il pericolo non esiste…come noi sosteniamo!!!”

Il WWF Penisola Sorrentina ha lanciato un appello urgente per salvare lo storico pino domestico, chiedendo di non autorizzare il taglio, prendendo in considerazione eventuali accorgimenti tecnici che vadano nella direzione della salvaguardia dell’albero (eliminazione del cordolo che interferisce con la crescita di un ramo, aiuti meccanici, sostegni,  protesi, ecc.)

“La perizia commissionata dal comune, che contrasta con le precedenti relazioni sempre richieste dal comune, definisce l’albero pronto a schiantarsi ma poi, nelle conclusioni, lascia ad intendere che ad agosto ci sarà bisogno di un’altra perizia poiché la situazione potrebbe essere cambiata!!! Beh…allora perché non aspettare ancora un pò???

La verità è che quel pino non è così pericoloso e non ci sarebbe nessun motivo che ci costringa ad abbatterloa parte il ramo che sta “danneggiando” un cornicione del palazzo.

Siamo del parere che l’albero non cadrà, come non sono mai caduti tutti quelli giudicati pericolosi e dal WWF salvati da ordinanze esecutive di abbattimento!!!

La spiegazione è che l’approccio a tali problematiche è spesso solo di ordine emotivo o, peggio,  legato a discutibili interessi di taluni, piuttosto che realmente tecnico o scientifico. A farne le spese sono gli ultimi grandi alberi del nostro paesaggio, che in molti ancora ci invidiano ma che rischiamo di vedere scomparire a colpi di cemento e perizie!!! Stiamo perdendo troppi alberi …e per sempre.

Un tempo, nella fine dell’800, si piantavano pini domestici per lasciarli in dote alle figlie femmine: il lungo e robusto tronco sarebbe servito per la costruzione dell’albero di un veliero di qualche prode navigante. Oggi tale tradizione è sparita, e gli ultimi pini “da pinolo” sopravvissuti stanno morendo. Abbiamo sollecitato il Soprintendente di Napoli e Provincia affinché si esprima in tempo utile, prima che il comune proceda allo scempioso intervento e annulli, con le veloci motoseghe, ben 120 anni di storia!!! Siamo convinti che l’abbattimento dell’albero oltre ad apparire ingiustificato, come spiegato dettagliatamente nella nota del WWF, qualora messo in atto, costituirebbero un ulteriore grave depauperamento del Patrimonio Arboreo e del Paesaggio della Città di Sorrento”

 

Di seguito stralcio della nota WWF:

“Desta forte perplessità l’accanimento e l’iter che ha portato l’amministrazione comunale di Sorrento alla richiesta dell’abbattimento del grosso pino della Villa Comunale.

Su tale albero, infatti, già anni fa era stata effettuata una perizia agronomica che non ravvisava pericoli e/o patologie gravi per la pianta e suggeriva di tenere sotto osservazione l’esemplare arboreo in relazione all’inclinazione del tronco.

E  anche dalla relazione del sopralluogo, effettuato il 06/08/10 dall’ispettore fitosanitario Arduino Chierchia della Regione Campania, in riscontro alla richiesta del Comune di Sorrento del 26/07/10 si leggeva che “la pianta non risultava colpita da malattie e/o parassiti che ne potessero compromettere la stabilità”.

Ma il 18.06.10, il dirigente del IV Dipartimento Ing.Guido Imperato, a seguito di una non meglio specificata segnalazione anonima aveva chiesto alla ditta BONIFICO Group (resp. della gestione del Verde Pubblico a Sorrento) una consulenza in merito allo stato di salute e stabilità dell’albero di Pino situato nella Villa Comunale. La ditta aveva consigliato di effettuare una serie di verifiche e di indagini a pagamento e quindi, con Determina n.945 del 18.06.2010 il Dirigente del IV Dipartimento aveva dato incarico alla Bonifico Group per l’effettuazione dell’indagine di “valutazione delle condizioni vegetative, fitosanitarie e strutturali dell’albero in oggetto”.

Il 30 giugno 2010 veniva effettuato sopralluogo e il 02/08/10 lo Studio Tecnico Agronomo Dott.ssa Caiazza Loredana consegnava Relazione Tecnica nelle cui conclusioni, in contrasto con le dichiarazioni dei precedenti esperti, definiva la pianta in oggetto “pericolosa”e “ad alto rischio di caduta o schianto”

Ma il comune non prendeva affatto in considerazione le conclusioni della perizia, commissionata alla BONIFICO Group e prodotta dallo Studio della Dott.ssa Caiazza Loredana, e non provvedeva a porre in essere nessuna transenna e/o messa in sicurezza atte ad impedire il passaggio di persone e/o cose sotto l’albero “pronto a cadere in qualsiasi momento”!!!

 

Altra cosa interessante della opinabile perizia è che, nelle conclusioni, si legge: “in considerazione del fatto che gli alberi, rispetto ai loro parametri morfo-fisiologici, sono esseri viventi dinamici, l’analisi svolta ha validità temporale di un anno” dando chiaramente ad intendere come eventuali ulteriori analisi potrebbero, tra qualche mese, dare risultati diversi???

 

La relazione in questione riguarda, tra l’altro, solo ed esclusivamente la valutazione della salute della pianta e non prende affatto in considerazione (come esplicitamente dichiarato nelle conclusioni della perizia) eventuali interventi di messa in sicurezza che vadano nella direzione della salvaguardia dell’albero (eliminazione del muretto, aiuti meccanici, sostegni, protesi, ecc) che, proprio per la posizione in cui vegeta il grosso Pino, sono invece assolutamente possibili.

La stessa Soprintendenza, a riguardo del taglio del grosso Pino della proprietà la Terrazza (eliminato perché morto) a seguito dell’enorme clamore mediatico, con nota (n.1752 del 21.01.11) a firma del Soprintendente arch. Stefano Gizzi ribadiva, anche allo stesso comune di Sorrento, come “il pino storico, caratterizzante in modo emblematico il paesaggio del luogo e noto in tutto il mondo, doveva, se malato, essere consolidato con opportune protesi, anche provvisionali”.

 Ferdiando Fontanella

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