Ercolano: un fondo economico per le vittime delle estorsioni

“Chiedo ufficialmente che venga  istituito un fondo economico comunale per le vittime delle estorsioni ad Ercolano, ovvero per coloro i quali hanno avuto il coraggio di investire nella propria realtà d’origine nel rispetto dei diritti civili”. Esordisce così ad Ercolano in consigliere del Pd Luigi Fiengo in merito ad una questione di vitale importanza per la comunità degli scavi: grazie agli eccezionali risultati ottenuti dalla Associazione antiracket di Ercolano, presieduta da Raffaella Ottaviano e rappresentata a livello nazionale da Tano Grasso, finalmente la città può tirare un sospiro di sollievo e guardare con maggiore ottimismo al futuro economico delle proprie attività commerciali. Oggi più che mai è necessario agire in sinergia con le istituzioni tutte alle creazione di una task force che nel rispetto dei ruoli garantisca sicurezza in paese: innanzitutto massima energia dovrà essere spesa da tutte le forze in campo per potenziare l’informazione tra la Casa Comunale e i cittadini come Fiengo precisa: “Gli ercolanesi devono per tempo essere informati sulle attività dell’amministrazione comunale, entrare attivamente a  far  parte di un sistema dinamico di riqualificazione che deve investire la città nella sua unità senza differenziazioni di sorta tra centro e periferia. Non c’è sviluppo socio economico senza sicurezza : su questo fulcro ideale dovremo far ruotare un nuovo assetto comunitario che ri conferisca credibilità ed immagine ad un territorio dalle potenzialità produttive appena scalfite”. In linea con le affermazioni del consigliere di maggioranza Fiengo il giovane ma già affermato rappresentante consiliare di Italia dei Valori Giampiero Perna. Da sempre impegnato nella difesa della legalità e della trasparenza operativa senza polemizzare Perna lancia di volta in volta dai banchi del consiglio messaggi di speranza e di fiducia nelle Istituzioni e nella voglia di riscatto di un contesto urbano che non accetta l’appellativo riduttivo di realtà “difficile”. “Siamo chiamati a dare prove concrete ai nostri concittadini – ha concluso Perna- di coesione ideologica e comunità d’intenti in nome di un buon senso e di un vivere civile che deve in pompa magna tornare a contraddistinguere la nostra Ercolano. Fieri delle nostre origini ci batteremo pacificamente e nel rispetto delle competenze specifiche istituzionali perché ai nostri giovani venga garantito un futuro migliore. Non lasceremo passivamente affievolirsi la volontà di riscatto di chi da sempre, ercolanese doc, conduce una vita onesta e socialmente attiva. Non lasceremo mai Ercolano in balia degli eventi: saremo all’altezza di chi ci ha scelto quali pubblici referenti di una perla mediterranea “all’ombra del Vesuvio”.

Alfonso Maria Liguori

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