Da domenica 6 marzo, in corso Umberto I, le opposizioni torresi denunciano l’operato del governo Starita attraverso una raccolta firme che coinvolga i cittadini. L’iniziativa frutto degli scorsi interpartitici delle opposizioni oplontine, tenutesi a metà febbraio presso la sede del PD, che hanno compreso la partecipazione di Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Movimento per l’Autonomia, è stata promossa attraverso un “manifesto mayday” che sottintende la deriva della politica cittadina di questi ultimi anni. Sono stati vari i temi di denuncia esposti dai gruppi di opposizione, in primo luogo l’aumento della tassa sui rifiuti e le esagerate spese in opere pubbliche considerate inadeguate e ancora, sotto molti aspetti, incomplete. In dettaglio la Tarsu sembra aver comportato, da un anno a questa parte, un aumento ingiustificato frutto dei mancati obiettivi del raggiungimento della quota del 35% di riciclaggio, e della riscossione delle tasse da parte di tutti i contribuenti torresi. L’aumento, così come denunciato da cittadini e da singoli gruppi partitici, colpiva maggiormente i commercianti e quei contribuenti che avevano versato regolarmente le contribuzioni sui rifiuti urbani. Per completezza di informazione, va ricordato che ci sono state diverse fasi in cui il sindaco Starita aveva dimostrato disponibilità a venire in contro alle esigenze dei cittadini sia ricevendo alcuni esponenti (cittadini e commercianti) delle proteste contro gli aumenti della Tarsu, sia proponendo, sotto la spinta degli allora alleati SEL, di sospendere i pagamenti di alcune rate della tassa. Questi però, come riconosciuto anche dagli stessi componenti della passata giunta del sindaco, erano soltanto dei palliativi di fronte all’inderogabile problema del pagamento della Tarsu. La petizione, stilata dalle opposizioni oplontine, vuole essere una chiara critica all’attuale politica del sindaco Starita.
Gioacchino Iuzzino