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Fincantieri Castellammare: operai incatenati a Roma, i commenti

La protesta degli operai Fincantieri di Castellammare di Stabia arriva a Roma: una decina di lavoratori sono incatenati all’esterno della sede romana dell’azienda «per chiedere al Governo l’apertura di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio per salvare lo stabilimento campano». Il presidio è stato organizzato dalle rsu e da rappresentanti di aziende dell’indotto Fincantieri.

Giovanni Maresca della Uilm spiega che «lo stabilimento di Castellammare non può essere abbandonato e, se chiude il cantiere, chiude la città». I lavoratori di Castellammare chiedono a Fincantieri e alle istituzioni locali di mettere in campo investimenti per realizzare il nuovo bacino di costruzione. Antonio Santorelli (Fiom) sostiene che «la fine dello stabilimento di Castellammare decreterebbe anche la fine del primo cantiere italiano, con oltre 200 anni di storia, in una città del Sud che vive di questo. Lo difenderemo con i denti».

«Piena e incondizionata solidarietà e vicinanza ai lavoratori incatenatisi, questa mattina, dinanzi alla sede Fincantieri, a Roma, per tenere viva, giustamente, l’attenzione dell’azienda sulla grave sofferenza del cantiere» è arrivata dal sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. «Sono pienamente consapevole della loro sofferenza – aggiunge Bobbio – e lancio, a mia volta, un forte appello all’amministratore delegato Bono, affinché venga convocato quanto prima il tavolo nazionale con le organizzazioni sindacali di categoria secondo quanto scaturito dal proficuo incontro tenutosi a Roma il 31 marzo scorso. Non è più possibile rinviare una iniziativa sulla quale vi è stata ampia condivisione nell’incontro tenutosi presso la Camera dei deputati e che rappresenta un passaggio di primaria importanza. Rivolgo un accorato appello anche al presidente Caldoro e al ministro per lo Sviluppo economico».

Il Pd stabiese, nella persona del segretario cittadino Nicola Cuomo e la senatrice Teresa Armato, hanno personalmente ringraziato il segretario nazionale del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, che ha dedicato un significativo passaggio del suo intervento alla crisi della Fincantieri di Castellammare di Stabia, durante il discorso di presentazione del candidato sindaco del centrosinistra al comune di Napoli Morcone, alla Mostra d’Oltremare. Bersani ha sottolineato «la fallimentare politica industriale del governo per il sud Italia» citando ad esempio concreto la situazione drammatica degli operai della Fincantieri. Agli operai tutto il Pd manifesta «la più profonda vicinanza» e s’impegna a intraprendere «ogni iniziativa necessaria per sostenerli insieme alla città tutta che nella giornata del 25 marzo ha dato un chiaro segno di risveglio e di orgoglio».

«I cassintegrati della Fincantieri di Castellammare – denuncia il senatore campano dell’Italia dei Valori, Nello Di Nardo – cercano di attirare l’attenzione incatenandosi per protesta davanti agli stabilimenti, mentre i ministri, che dovrebbero intervenire e convocare un tavolo per chiudere la vertenza e sbloccare i fondi promessi, sono in aula a votare una legge che serve solo a Berlusconi per salvarsi dai processi. Mentre a Roma si chiacchiera di processo breve e di altre porcherie che servono solo a Berlusconi il paese è in ginocchio e la Fincantieri di Castellammare ne è l’esempio lampante. L’Idv è dalla parte dei lavoratori cassintegrati».

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