La Polizia Municipale di concerto con l’amministrazione comunale, nell’ambito dell’operazione ‘Scafati Sicura’, ha messo a segno un altro importante risultato collegato alle iniziative di controllo e monitoraggio del territorio condotte dal Comandante Alfredo D’Ambruoso e dai suoi uomini.
Dall’inizio della settimana, su disposizione del Sindaco Pasquale Aliberti, infatti, è iniziata una vera e propria opera di monitoraggio e controllo serrato del territorio, al fine di contrastare le illegalità diffuse, a partire dal fenomeno dell’immigrazione clandestina.
L’operazione ‘Fire and Sword’ così è stata denominata, è stata innescata da una segnalazione anonima ai Vigili Urbani avvenuta la mattina del 12 aprile, avente ad oggetto la presenza di un laboratorio di sartoria con manodopera di origine cinese, presso via Poggiomarino, traversa Sorrentino. Da qui, è iniziata l’azione dei caschi bianchi, con gli appostamenti in borghese e la constatazione dall’esterno dell’edificio di rumori corrispondenti a macchine per cucire. In tarda serata, si è proceduto al controllo del manufatto che ha accertato l’attività di sartoria di ben 8 persone di nazionalità cinese, accompagnate ben presto presso la locale stazione di Polizia per gli accertamenti di rito. Contestualmente, veniva data comunicazione al pm di turno, Dott.ssa Sabrina Serrelli. Dalle disposizioni del magistrato è emerso l’arresto ai domiciliari del cinese titolare del laboratorio per la violazione dell’art. 12 comma 5 D.Lgs 286/98 (immigrazione clandestina), l’espulsione, su ordinanza del Prefetto di Salerno, di cinque cittadini cinesi sprovvisti di regolare permesso di soggiorno e il sequestro dell’immobile, messo a disposizione dell’A.G. di Nocera Inferiore.
L’operazione ha impiegato circa 25 uomini della Polizia Municipale, tutt’ora in attività, ed è stata coordinata dal Procuratore, Dott.ssa Sabrina Serrelli.
“L’operazione messa in campo per stanare il fenomeno dell’immigrazione clandestina non finisce qui. – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti – La grande sinergia tra il comando della Polizia Municipale e l’amministrazione comunale ha consentito di raggiungere importanti risultati, nell’interesse complessivo del territorio. Non bisogna confondere la solidarietà nei confronti dei profughi libici e il segnale di umanità che si intende dare, con il contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina, che va, invece, a discapito dell’economia e delle condizioni di vivibilità della nostra città. Molti di questi immigrati irregolari, infatti, vivono in pessime condizioni igienico-sanitarie o in contesti precari, come quello che abbiamo riscontrato nel laboratorio di via Poggiomarino, costituito da muri di cartone innalzati per separare minuscoli box utilizzati a mò di rifugi. A favorire questo fenomeno, spesso sono proprio cittadini italiani che fittano a prezzi esagerati tuguri invivibili. Anche verso questi cittadini è indirizzata l’azione di repressione dei caschi bianchi. Continua, pertanto, la collaborazione tra il comando dei Vigili Urbani, costantemente impegnato nelle indagini e negli adempimenti necessari, e l’amministrazione comunale, tesa a ripristinare il rispetto delle regole e la legalità sul territorio comunale”.
