Castellammare: in crisi anche l’azienda “Acetosella”

A Castellammare di Stabia dopo la crisi dello stabilimento Fincantieri, quello dell’ex Avis e della MeridBulloni è venuta fuori negli ultimi giorni una nuova emergenza lavoro: i sedici dipendenti dello stabilimento dell’Acetosella non ricevono lo stipendio da un mese e non ricevono più il materiale per l’imbottigliamento e così hanno lanciato l’allarme. Addirittura lunedì scorso in preda alla paura di ritrovarsi in cassa integrazione e di perdere il posto di lavoro alcuni operai dello stabilimento dell’Acetosella sono saliti sui tetti della struttura per chiedere chiarimenti sul ritardo dei pagamenti e sul perché non è arrivato ancora il materiale per l’imbottigliamento. L’Acetosella è una delle poche realtà lavorative ancora vive del territorio stabiese ed è una delle principali industrie di acqua minerale presenti nel napoletano. A preoccupare di più gli operai non è tanto il ritardo del pagamento degli emolumenti dell’ultimo mese, che sono sempre stati puntuali, ma il fatto che non si è ancora provveduto a fare arrivare allo stabilimento stabiese il materiale per la lavorazione. Campanello d’allarme per i sedici dipendenti che hanno fatto subito scattare la protesta. Insomma gli operai sentono puzza di bruciato e vogliono vederci chiaro, soprattutto chi ha vissuto il fallimento del vecchio stabilimento dell’Acqua della Madonna. Dalla dirigenza si dicono sorpresi di questa protesta e che presto ci sarà un incontro con i sindacati di categoria per chiarire la situazione dello stabilimento Acetosella. I rappresentanti dei sindacati si sono già mobilitati ed hanno fatto sapere che vogliono al più presto un incontro con i vertici dell’azienda per fare luce sul futuro dello stabilimento. Un’altra grana per l’amministrazione comunale del sindaco Luigi Bobbio già occupato nel risolvere in maniera positiva la vertenza Fincantieri. Lo stabilimento di via Duilio rischia la chiusura dei battenti e circa duemila operai tra dipendenti Fincantieri e indotto rimarranno senza posto di lavoro. Quel che è sicuro è che tutte le realtà occupazionali di Castellammare di Stabia o sono già fallite o sono sull’orlo del baratro passando da Fincantieri e per lo stabilimento MeridBulloni fino ad arrivare alle Terme di Stabia. L’augurio è che non si debba aggiungere a questo triste elenco anche lo stabilimento di acqua minerale di via Brin.

Raffaele Cava

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