Il Centro Cites di Gragnano: un presidio di legalità e di animazione culturale

Mercoledì 11 maggio è stato inaugurato presso la biblioteca di Gragnano il Museo della biodiversità CITES  che ha riscosso notevole successo di pubblico giovane e di esperti che non hanno voluto far mancare il proprio contributo e far capire l’importanza di un Centro di questo genere, tra pochi in Italia. I reperti messi a disposizione della ProNatura dal Corpo Forestale dello Stato, sequestrati e confiscati è senza dubbio merito dei volontari che avendo operato in questi anni in sinergia con il Corpo Forestale dello Stato, in special modo nelle attività di sensibilizzazione e informazione ecologica nelle scuole di ogni ordine e grado dei distretti scolastici 38 Castellammare e 39 Sorrento, e nelle attività di prevenzione degli incendi boschivi, con lealtà, passione, senso critico e affidabilità, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali da cui dipende il Corpo Forestale ha voluto attribuire un giusto riconoscimento alla ProNatura concedendo in comodato d’uso i reperti e affidati momentaneamente alla nostra custodia. Un solo rammarico: non essere riusciti in questi anni a coinvolgere la politica, altrimenti i risultati a cui siamo oggi pervenuti, avrebbero potuto essere ancora più lusinghieri non per ProNatura, ma nei riguardi della crescita educativa, sociale ed ambientale delle nostre città. Peccato, perché vi abbiamo dedicato i nostri anni migliori, quelli della gioventù. Abbiamo seminato tantissimo e raccolto poco, ma non abbiamo nulla da rimproverarci. Molte sono state le difficoltà che il movimento ha incontrato ogni giorno, specie se si tiene conto delle sproporzioni delle forze, pochi a costruire, molti a distruggere. Ma trenta anni insieme deve pure avere un significato. E oggi fortunatamente qualcosa sembra cambiare, e quelle persone che ci guardavano quasi con sospetto e diffidenza, lavorando come solo ProNatura sa fare, si sta trasformando in ammirazione.Siamo certi che lavorando gomito a gomito amministrazione comunale, associazioni, scuola ed enti vari, la collaborazione proseguirà nel migliore dei modi, nell’intento di offrire ai giovani sempre più occasioni di protagonismo e partecipazione, e contribuire ad eliminare quel malessere che si avverte nei riguardi delle istituzioni e anche di chi le rappresenta e superare questioni ataviche che di fatto bloccano lo sviluppo del nostro territorio. Il 2011 verrà ricordato come l’anno nero per le casse comunali di tutta Italia, pertanto bisognerà conciliare rigore e servizi e sperimentare nuove soluzioni affinché non subiscano un brusco ridimensionamento. Si tratta di affrontare una nuova sfida: riuscire a limitare le spese mantenendo uno standard di servizi qualitativamente elevato. Pertanto amministratori e cittadini sono chiamati tutti ad una maggiore responsabilità che va affrontata si con preoccupazione, ma anche con concretezza, e con la consapevolezza che i sevizi pubblici del futuro, al pari di quelli di qualsiasi azienda privata, dovranno rispondere ai principi di efficienza, efficacia e non ultimo di economicità.La possibilità di fare rete è divenuta una necessità imprescindibile perché consente a ognuno di noi di condividere esperienze, e, soprattutto, di conoscere progetti che si possono rilevare vincenti sia dal punto di vista dell’impatto diretto sul benessere dei cittadini sia sul fronte economico. Mettere a disposizione degli altri la propria esperienza, le proprie conoscenze significa migliorare fattivamente la qualità della azione amministrativa e quindi, supportarci a vicenda in questa importante sfida. Qualcuno sosteneva che nelle avversità si nascondono formidabili occasioni. Personalmente sono il primo a crederci.    Della CITES in questi giorni si è detto e parlato tanto, di medicina tradizionale orientale, di pelli di felini, di scialli di Shahtoosh, che si ottengono dalla pelle di antilope tibetana, costituita di lana pregiata, che sta portando alla estinzione questa meravigliosa specie, oggetti in pelle di rettile, prodotti di tartarughe marine, farfalle, pappagalli, conchiglie tridacne delle Filippine, dei paesi asiatici e della Oceania, corallo, avorio. Una curiosità, il Messico, proibisce il commercio di molte specie di cactus ed anche i semi richiedono se provenienti da questa nazione, un permesso speciale di esportazione.  Il Centro CITES di Gragnano potrà essere visitato da tutti i cittadini, e mi piace sottolineare come lo ha definito la sindaco Annarita Patriarca: un presidio di legalità e di animazione culturale, luogo di incontro, aperto al dialogo, al confronto, alla condivisione, al contributo di idee, proposte, soprattutto delle associazioni, nella speranza che possa nascere un grande coordinamento, teso a tutelare e a valorizzare l’ambiente e a migliorare la qualità della vita del nostro territorio e proteggere, il nostro presente e il nostro futuro. Garantire alle nuove generazioni un futuro rispettoso della natura e degli ecosistemi, e a compiere ogni atto utile al raggiungimento di questo obiettivo, sono state le parole con cui la sindaco Annarita Patriarca ha chiuso i lavori di una giornata che molti Gragnanesi sicuramente ricorderanno  a lungo.

Catello Filosa – ProNatura

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