Con questo Bando, Ferdinando IV di Borbone, appena tredicenne, comunicava la seguente Real Determinazione:
“Intento costantemente il Re al ben essere dei suoi sudditi, è venuto a concedere in tutte le Provincie del Regno l’esenzione del Catasto, o della decima relativa alla miglioria, per lo spazio di quarant’anni a tutto quel terreno ingombrato ora di macchia, in cui si piantassero Olivi, e per lo spazio di venti a quello, che si destinasse per semina, o altro uso; ben inteso che in questo secondo caso restino eccettuate le colline, alle quali se si toglie la macchia; debbonsi necessariamente sostituire alberi i quali colle loro radici tengan ferma la terra, e l’assicurano dal pericolo di rovesciarsi sul piano. E rispetto alli Proprietari degli indicati terreni, è venuta benanche la M.S. in determinare che debbano godere della divisata esenzione dal giorno,in cui siano già piantati gli olivi, e seminato il campo per la prima volta…”
Che dire!
Grazie all’illuminato intento di un sovrano-fanciullo, queste nostre terre divennero abitabili e decorosamente agiate.
Nasce dall’idea di un giovanetto ben consigliato(ministro Tanucci)la tradizione meridionale per L’Ulivo e per l’olio extra vergine, come per il grano(forte e vigoroso) di queste terre, perciò fondante per la produzione di pane e paste di qualità.
Grazie Ferdinando! Un Grazie sincero e riconoscente,sperando che i governanti della nostra bella terra, siano veri e sinceri evitando di promettere cose che non sanno fare, ma promettendo almeno di non derubarci della speranza.
«Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli».
Matteo 18, 2-3
30 Maggio 2011
(248 anni dopo)
Antonio Stiscia