Era il 20 maggio quando Radio Nuovevoci denunciava con un comunicato l’oltraggio alla libertà di stampa da parte del presidente del consiglio comunale di Torre Annunziata Gioacchino Langella che, violando la legge 267/2000 che consente la “possibilità di documentare via Internet lo svolgimento delle sedute pubbliche del consiglio comunale, purché i presenti ne siano informati e non vengano diffusi dati sensibili”, ha fatto bloccare i cronisti della radio dalla polizia all’ingresso all’aula consiliare di via Schiti. Secondo il Garante della privacy, le riunioni del consiglio comunale possono essere documentate via internet, riprese, diffuse televisivamente anche al di fuori dell’ambito locale purché i presenti siano stati debitamente informati della presenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Vengono comunque tutelati i dati sensibili riguardanti le condizioni di salute, le appartenenze etniche ecc. Questo significa che i media possono trattare e diffondere dati personali e le dichiarazioni o le opinioni espresse dai consiglieri durante le sedute, purché riguardino l’attività istituzionale e non superino limiti prima elencati che attengono alla sfera privata dell’individuo, senza ottenere nessuna autorizzazione da parte dei soggetti politici ma semplicemente informandoli della trasmissione della seduta. Gli eventuali limiti devono essere introdotti nell’ordinamento degli enti comunali. Nel regolamento del Consiglio Comunale di Torre Annunziata non vi sono limitazioni alla partecipazione alle sedute, anzi la presenza è aperta a chiunque voglia assistere alle adunanze (art.17). E’chiaro a questo punto che la posizione assunta lo scorso 20 maggio dal presidente del consiglio comunale Langella e la sua conseguente dichiarazione: “Non entrate nell´aula perché non siete stati autorizzati a trasmettere in diretta il consiglio comunale”, non solo lasciano interdetti ma soprattutto sono contrari alla legge. La vicenda è purtroppo continuata, in quanto il 30 maggio il presidente del consiglio comunale di Torre Annunziata ha inviato al presidente dell’Ass. di Promozione Sociale “ Nuovevoci” , avv. Antonio Manzo, una nota di risposta alle critiche mossegli in seguito alla sua violazione del diritto alla libertà di stampa: “Nel rispetto precipuo del diritto alla cronaca giornalistica […]qualsiasi emittente televisiva nazionale e locale che voglia video riprendere sedute pubbliche dell’organo consiliare torrese potrà farlo solo se autorizzato di volta in volta su richiesta, per talune brevi fasi di ciascun Consiglio concordate in ragione dell’ordine del giorno da svolgersi, in via non sistematica, gratuitamente e senza diritti di esclusiva”. Una nota è stata inviata anche alla Commissione Consiliare Affari Istituzionali, affinché provveda a dare le direttive per regolamentare le riprese durante le sedute del Consiglio Comunale. E’ chiaro che la posizione assunta dal Presidente Langella è contraria alla legge ed è lesiva del diritto di cronaca che non viene rispettato. La partecipazione alle sedute è pubblica, così come la loro trasmissione, essere informato è un diritto del cittadino ed è un diritto che non richiede concessioni o autorizzazioni.
Anna Bottone