Fincantieri, approvato ordine del giorno in Regione: ok al bacino di costruzione

Il consiglio regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, ha approvato questa mattina un ordine del giorno riguardante la vicenda della crisi dello stabilimento Fincantieri di Castellammare.

L’ordine del giorno chiede al Governo nazionale il varo di un piano di commesse, a partire dall’assegnazione dei due pattugliatori già annunciati e un pacchetto di incentivi per spingere gli armatori privati a costruire navi in Italia; impegna la giunta regionale, nel quadro delle infrastrutture necessarie, a concorrere al finanziamento del bacino di costruzione funzionale a garantire la continuità per la costruzione delle navi oggetto delle nuove commesse; prevede un adeguato piano di investimenti in ricerca e formazione per aumentare la competitività del cantiere stabiese; impegna il presidente della Giunta regionale a sostenere nelle sedi competenti il varo di misure europee per avviare il processo di rottamazione delle navi, a richiedere la convocazione del tavolo nazionale preannunciato dal ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani e a predisporre ogni provvedimento utile ad assicurare con tempestività, attraverso gli ammortizzatori sociali, il sostegno ai lavoratori e alle famiglie.

L’odg è stato promosso inizialmente dai consiglieri Luciano Schifone e Domenico De Siano, ed è stato approvato a maggioranza con la sola astensione dei consiglieri di Popolari per il Sud-Udeur Ugo De Flaviis e Sandra Lonardo.

“Fincantieri è una delle unità prevalenti – ha detto nel suo intervento il governatore Stefano Caldoro – dopo la Fiat e l’Alenia è l’azienda più forte, se consideriamo tutto l’indotto che copre l’intera area, c’è anche il tema di una grande storia, tradizione, della cantieristica meridionale che ha visto Fincantieri essere un’eccellenza europea e mondiale. Vanno intraprese iniziative europee, iniziative nazionali e di carattere locale per intervenire su questi fattori di crisi, mettendo in campo diverse misure di sostegno, a cominciare dalla misura europea attualmente in essere che prevede un aiuto agli armatori per la costruzione delle navi, e le politiche degli incentivi, di agevolazione fiscale contributi sul lavoro, sul prodotto, tante iniziative che possono essere messe in campo, sulla parte di incentivi o di aree sostenute dal punto di vista della competitivita’ e del sostegno economico. Questa è una questione nazionale – ha sottolineato il governatore della Campania – non locale e richiede un mix di intervento nazionale e regionale”.

“Ci siamo astenuti perché siamo contrari a documenti di pura facciata. – hanno commentato i consiglieri astenuti – L’ordine del giorno sulla crisi Fincantieri omette di sottolineare le gravi responsabilità del Governo nazionale che, con il suo atteggiamento distratto ed antimeridionalista, ha determinato la condizione di sofferenza di un intero territorio e di migliaia di famiglie. Il Documento, inoltre, richiama un ennesimo Protocollo d’intesa verso il quale nutriamo forte sospetto”.

“Con circa un anno di ritardo, vi è una forte coesione delle forze politiche della Campania – ha dichiarato Giovanni Sgambati della Uilm – che attraverso il suo Consiglio regionale ha approvato un documento che i lavoratori, le rsu. Il sindacato ha sollecitato per Fincantieri e impegna il presidente Caldoro sull’infrastruttura necessaria quale la realizzazione del bacino di costruzione come elemento essenziale nella difesa del cantiere nel suo sviluppo e nel poter continuare a fare navi di qualità qual è la tradizionale attività dello storico stabilimento di Castellammare”.

“Prendo atto, con grande soddisfazione, – ha detto il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio – nel susseguirsi degli eventi positivi di queste ultime ore, che il grande, assiduo e a volte silenzioso lavoro che da mesi sto svolgendo nella qualità di sindaco di Castellammare di Stabia, nonché di responsabile unico del contratto d’area, al fine prima di cancellare dall’agenda dei lavori la parola ‘chiusura’ del cantiere e poi di restituire al cantiere stesso e alla città un futuro di lavoro, sta finalmente riscontrando sostegno e condivisione da parte dei massimi livelli istituzionali”.

“Ora puntiamo alla convocazione del tavolo per la cantieristica a Roma. – ha detto Vittorio Langella della Fim-Cisl – Con il documento approvato in Regione si chiude l’enigma sul bacino di costruzione”.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano