Cinque comuni a sostegno della piccola Ludovica, figlia di Giuseppe Veropalumbo, il giovane meccanico ucciso da un proiettile vagante la notte di capodanno di tre anni fa. È questa la nuova iniziativa proposta dai comuni partecipanti al progetto “Mercurio Informagiovani” che hanno istituito un fondo per aiutare la vedova Carmela Sermino a provvedere alla crescita della piccola Ludovica. Protagonisti dell’ini-ziativa i comuni di Torre Annunziata, Pompei, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, che hanno aperto un conto dove sarà possibile versare il proprio contributo a sostegno della piccola. Si parte da una base di cinquemila euro garantita dai cinque comuni ma verrà istituita una sottoscrizione a cui potrà prendere parte chiunque lo desideri. Un piccolo gesto che testimonia però la voglia delle amministrazioni comunali dei cinque paesi di star vicino alla sfortunata famiglia torrese. «Fino a questo momento l’amministrazione ha fatto il possibile per la piccola ma è ancora poco. Questa sottoscrizione non è altro che un piccolo segno che i cinque comuni vogliono dare alla giovane madre per aiutare a crescere la sua piccola». Così commenta l’assessore alle politiche sociali di Torre Annunziata, Ciro Alfieri, autore per conto dell’amministrazione oplontina anche di altre iniziative di sostegno. Già si vedono i primi risultati dell’iniziativa. Oltre ai cinquemila euro già stanziati dai comuni la farmacia “Lavarone” di Torre Annunziata ha già contattato l’amministrazione impegnandosi a stanziare altri mille euro. Inoltre tale è stato l’apprezzamento per l’iniziativa che ha anche espresso al comune oplontino la volontà di sottoscrivere un contratto con il quale si impegna a provvedere a tutte le spese mediche della piccola fino al compimento della maggiore età. «Un gesto che dimostra la sensibilità del popolo torrese e dei proprietari della farmacia donatrice. Proprio grazie a questa partecipazione dei cittadini che contiamo di far arrivare il fondo a quota venticinquemila euro per la fine dell’anno» continua l’assessore oplontino che spera di ricordare l’anniversario della morte del giovane torrese dando un piccolo sorriso alla famiglia lasciata sola. L’esigenza della creazione del fondo è nata dalla chiara situazione di difficoltà a cui si trova a far fronte la giovane madre. Carmela Sermino all’ indomani dell’uccisione del marito aveva incontrato il sostegno del cantante idolo del marito, Nino D’Angelo.Il cantante, allora direttore artistico del teatro Trianon le offrì un lavoro di segreteria all’interno della struttura napoletana. Le vicissitudini che l’hanno poi visto esonerato da quell’incarico hanno coinvolto anche il lavoro precario della giovane. Carmela aveva poi avuto il sostegno della Regione che le aveva dato un’altra occupazione purtroppo anch’essa precaria. La giovane madre pur di non far passare inosservata la sua storia aveva anche scritto al Presidente della Repubblica ma fino a questo momento i suoi sforzi non hanno ottenuto il necessario riconoscimento e aiuto a quella che è a pieno titolo una vittima della criminalità.