Torre Annunziata, Polemiche sul condono edilizio. L’ex assessore Guarriera si ribella alla sanatoria approvata dall’amministrazione comunale

Continuano le polemiche sul condono edilizio in territorio torrese. Ad esprimere il proprio disappunto stavolta è l’ex assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica, dal ’72 al ’76, Pasquale Guarriera.
Questi, in un comunicato dai toni molto accesi, riassume le controversie vicende che hanno portato prima alla nomina di una ditta esterna, su suggerimento dell’architetto Di Donna al dirigente tecnico Ing. Giuseppe D’Amico, dato che la struttura ed il personale non erano né idonei né sufficientemente numerosi per il compito da svolgere, (la scelta ricadde sulla Società SO.Ge. Tecno dell’architetto Elio Gargiulo); poi alla richiesta del pagamento di una tassa di 285€ da parte dei 3200 cittadini le cui abitazioni erano interessate dal condono; infine al versamento (si dice)  da parte della SO. Ge. Tenco di ben 850 mila € alla firma del contratto registrato fra la Società e l’Amministrazione Comunale .
Il 3 aprile 2011 fu indetta un’assemblea pubblica presso il bar Seven Up, in località Rovigliano. L’incontro, anche perché coincidente con la partita del Napoli, vide pochi partecipanti, circa 300, rispetto ai 3200 che dovrebbero beneficiare della sanatoria, per cui non si giunse ad una conclusione, tanto che il sindaco decise di indire un consiglio comunale per discutere della problematica (consiglio tra l’altro più volte richiesto da Guarriera).
Il consiglio doveva servire a stabilire se esistessero leggi e strumenti urbanistici idonei  per concedere la sanatoria. Il suddetto consiglio non è più stato convocato.
L’ex assessore Guarriera denuncia non solo la mancata convocazione del consiglio, ma anche l’illegittimità della sanatoria agli abusi edilizi commessi. Ricorda infatti il piano regolatore intercomunale adottato congiuntamente da Torre Annunziata, Boscotrecase e Boscoreale fin dagli anni ’70 e diventato legge dal 1980, grazie al decreto della regione Campania. I vincoli che impediscono la sanatoria sono due e sono di estrema importanza. Prima di tutto Torre Annunziata fa parte della cosiddetta “zona rossa rischio vulcanico”, tanto che la regione Campania prevede un contributo di 30.000 € per chi, avendone i requisiti, decide di comprare casa in altre province o regioni lasciando l’abitazione attuale. La seconda motivazione riguarda la mancata approvazione di piani particolareggiati, così come previsti dalla stessa legge regionale, che ha fatto sì che subentrasse una legge statale che impone ai comuni di approvare dei Piani Urbanistici Comunali, anche questi non elaborati sebbene previsti dal 2002.
Guarriera non si ferma a questa denuncia, ma si scaglia anche contro un sistema clientelare di scambi di voti e favori, purtroppo consolidato e pone alcune domande provocatorie ai cittadini: “Volete continuare a sostenere vari affossatori e tumulatori? Sanguisughe che vivono a Torre Annunziata nell’illegalità e che talvolta vengono eletti tra gli amministratori? Non vi pare di aver sopportato troppo, silenziosamente, la crescita della diffusione delle droghe e l’aumento della criminalità? Se non reagiamo e ci indignamo, cosa consegniamo ai nostri figli e nipoti? Coraggio! La maggioranza degli abitanti è fatta da persone rispettose, preparate, non più disposte a vergognarsi quando gli viene chiesta la provenienza! I giovani e le donne hanno capito che devono far soffiare il vento che spazza via tutto ciò che ci danneggia. Coraggio abbiamo la forza per riscattarci uniti, al di sopra delle nostre ideologie e delle nostre fedi.”

Anna Bottone

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