Dove sono finiti ad Ercolano gli incentivi sociali per i giovani?

Dove sono finiti ad Ercolano gli incentivi sociali per i giovani? La società civile della cittadina vesuviana si interroga su una discrepanza palese tra quanto promesso in periodo elettorale dai politici indigeni e quanto poi realmente messo in essere in favore della socializzazione e della formazione professionale dei giovani. Fiacche infatti appaiono le risorse economiche messe a disposizione dalla macchina comunale per le nuove leve ercolanesi , per i veri protagonisti di una quotidianità comunitaria che ultimamente proprio non brilla in quanto a concretezza.” Siamo profondamente delusi – ha commentato un gruppo di studenti – dall’atteggiamento lassista adottato nei confronti dei giovani da buona parte dell’attuale amministrazione. Attendevamo ben altra risposta da una classe dirigente indigena : di questo passo ci interroghiamo sull’opportunità o meno di recarci nuovamente alle urne in occasione delle future amministrative locali. Le nostre preferenze sembrano infatti non subire alcun effetto positivo,ovvero nessun cambiamento radicale nel modo di relazionarsi ai giovani di un’amministrazione comunale troppo spesso latitante nei confronti dei propri cittadini. Ci auguriamo che il sindaco Vincenzo Strazzullo prenda rapidamente atto di una contingenza che non fa onore alla città di Ercolano ne ai suoi amministratori”. Forti i toni di chi , in sintesi, si sente deluso da referenti consiliari democraticamente posti a rappresentare il paese nell’Assise Locale. Troppe le contraddizioni,i ritardi e le “anomalie” a monte di un processo di riqualificazione socio –culturale in troppi casi ad appannaggio di “pochi eletti” Purtroppo la divisone ad Ercolano per classi sociali rimane endemica minando fortemente la credibilità di un governo cittadino prettamente di sinistra. Il leader Strazzullo ad oggi si è mostrato particolarmente sensibile alle politiche giovanili ma la sola sensibilità potrebbe alla lunga non bastare: i giovani si chiedono come mai le finanze comunali siano perennemente in rosso e che fine facciano i soldi pubblici forse, in passato, elargiti con eccessiva facilità per questioni di importanza non vitale per la cittadina vesuviana. Non si tratta di polemizzare con alcun amministratore o dirigente comunale ma semplicemente di essere messi a conoscenza dei criteri logici con i quali si compiono scelte amministrative di cui a farne le spese sono puntualmente gli onesti contribuenti. Intanto l’ASL rimane off limits, data la collocazione logistica, per disabili e anziani e della nuova caserma dei Carabinieri da posizionare nell’ex clinica Cataldo  in Corso Resina neanche l’ombra.

Alfonso Maria Liguori

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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.