San Giorgio a Cremano: ecco la mozzarella di bufala dop per i fedeli islamici

L’integrazione socio-culturale passa anche per la tavola. Arriva anche a San Giorgio la mozzarella di bufala campana dop destinata esclusivamente ai fedeli di religione islamica. La si potrà trovare nei supermercati cittadini e le confezioni saranno facilmente distinguibili da quelle nostrane grazie ad un marchio grafico con la parola “halal” che in italiano significa “lecito”, ovvero che il prodotto può essere consumato dai musulmani osservanti ed è conforme ai dettami del Corano e della Sharia. Le differenze tra la mozzarella “halal” e quella senza marchio non vanno ricercate nel prodotto bensì nel procedimento lavorativo che prevede vincoli dettati dalla religione islamica come per esempio l’utilizzo di prodotti senza alcool per la pulizia degli impianti e la presenza della data di produzione e di quella di scadenza sulle confezioni. Le comunità di fede islamica sono in aumento non solo in Italia ma anche nel resto del mondo e da studi di settore è emerso che i consumatori di prodotti a marchio “halal” costituiscono un mercato di circa 2 miliardi di persone, che fa registrare una crescita mondiale dei consumi superiore al 10 per cento annuo. Per alcuni Paesi islamici quello “halal” è un requisito doganale imprescindibile per l’entrata e la commercializzazione di alcuni generi alimentari. Si calcola che il mercato delle certificazioni “halal” sia 4 volte più esteso di quello delle certificazioni biologiche. Il Consorzio di Tutela ha sottoposto all’attenzione dei caseifici la possibilità di certificare l’azienda al sistema di gestione “halal”, in modo da favorire la penetrazione del prodotto in segmenti di mercato di fede islamica, in Italia e all’estero. “Il risultato – spiega il direttore del Consorzio, Antonio Lucisano – è un esempio virtuoso della capacità di coniugare tradizione del prodotto e innovazione del mercato, che offre nuove opportunità da cogliere senza intaccare l’eccellenza della mozzarella di bufala campana Dop. Resta intatta infatti la qualità del prodotto, garantita dal pieno rispetto del disciplinare, ma, come Consorzio, ci apriamo a una nuova sfida globale, venendo incontro a una domanda crescente di una fetta significativa di consumatori”. Grande soddisfazione ha espresso anche l’imam della comunità islamica di Napoli, Massimo Cozzolino, che ha dichiarato:”Questa iniziativa per noi è anche il segnale dell’attenzione di istituzioni e aziende verso la tutela delle minoranze religiose”.

Claudio Di Paola

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