Bonifica del fiume Sarno: meeting a Pompei per fare il punto sullo stato dell’arte e le prospettive future

La bonifica del fiume Sarno,  una delle più grandi  emergenze ambientali e sanitarie che affliggono la Campania, è stato il tema al centro dell’ incontro  promosso dal Forum Ambiente PD Torre Annunziata e dall’associazione regionale “Amici del Sarno” il 18 luglio nella sala consiliare del comune di Pompei, nell’ambito della giornata di mobilitazione indetta dallo stesso PD.

Il dibattito è stato introdotto da Maria Lionelli, presidente del Forum, che ha sottolineato il termine meeting come primo passo di un percorso in divenire che, coinvolgendo popolazione e istituzioni, garantisca un’attenzione e un controllo costanti sul problema. In seguito  Carmine Ferrara, vicepresidente dell’associazione organizzatrice,  ha illustrato le varie attività di cerniera tra il mondo delle associazioni e gli enti locali, quali l’opera di monitoraggio della fauna fluviale in collaborazione con l’Università “Federico II” e il progetto di navigazione del Sarno, che da relitto potrebbe trasformarsi in una risorsa per la comunità. Di particolare interesse l’intervento del generale Jucci, commissario dimissionario per l’emergenza del fiume Sarno, che ha elencato le opere realizzate e da realizzare: dei sei depuratori previsti manca solo quello posto alla foce del Sarno, così come sono stati consegnati  due su quattro collettori, mentre dei settecento chilometri di reti fognarie restano da ultimare solo quelle delle città di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. L ‘ex commissario, del resto, prevede che i lavori ancora in cantiere termineranno nel 2012 ma  si dice preoccupato per il ritardo nello stanziamento di fondi e soprattutto per gli ulteriori 250.000.000 di euro che sarebbero necessari per il definitivo ripristino dell’equilibrio ambientale dell’area, altrimenti lasciato ai tempi lunghi di una natura già provata. Tuttavia il vero paradosso, come dimostrato da Giancarlo Chiavazzo di Legambiente Campania,  è la presenza nella regione di infrastrutture idonee che spesso, per l’incuria o la cattiva gestione da parte degli enti preposti, non sono utilizzate in maniera efficiente, con gravi danni all’ambiente e alla salute.  Su quest’ultimo tema si è mostrato sensibile Guglielmo Vaccaro, onorevole PD e cofondatore di “Amici del Sarno”, annunciando uno studio dell’ARSAN sul rapporto tra neoplasie  e inquinamento del fiume Sarno. L’ultimo contributo alla discussione è stato dato da Edo Ronchi, senatore PD ed ex ministro per l’ambiente, che ha elogiato l’operato del generale Jucci dichiarandosi al contempo allarmato per la situazione soprattutto della città di Scafati, vera martire dell’emergenza, auspicando nuovi finanziamenti per la totale bonifica del territorio. Al termine dell’incontro Carmine Ferrara ha consegnato all’ex commissario Jucci la targa  tributatagli dall’associazione “Amici del Sarno”, quale riconoscimento e ringraziamento per il lavoro svolto, per il quale il generale ha rifiutato qualsiasi forma di compenso. A margine del dibattito sia Jucci che Ronchi si sono intrattenuti sul tema dei rifiuti campani prospettando una soluzione rapida ed economica, pur consci della difficoltà di far condividere progetti e obiettivi ad  istituzioni ma anche alla popolazione locale. Proprio quest’ultima, d’altronde,  ha affollato l’aula consiliare dando vita ad un vivace dibattito, segno dell’interesse suscitato tra i cittadini dalle questioni ambientali . Dato il carattere programmatico dell’iniziativa non possiamo non augurarci che il tanfo del Sarno e i suoi straripamenti  diventino solo un ricordo e che potremo presto riappropriarci del fiume, considerandolo non più una vergogna ma una bellezza naturale di cui andare fieri e da vivere, sperando che la vita torni a fluire in esso.

Claudia Malafronte

 

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