La villa comunale di Cercola sarà realtà nei prossimi due anni

Il Tar ha respinto il ricorso della proprietà contro la revoca della delibera della giunta Gallo del 2006, che a tutt’oggi sembra alquanto favorevole, regolamenti alla mano, proprio ai proprietari del terreno che da alcuni decenni aspetta di diventare villa comunale.A dire il vero il Tribunale Amministrativo regionale già si era espresso in maniera più che chiara in precedenza demandando l’onere delle decisioni relativamente alle procedure, alle scelte e ai progetti per il polmone verde cittadino proprio all’ente comunale, condannato in quel caso solo per aver ritardato a pronunciarsi in materia. Oggi tutti i vincoli e tutte le contese e le contestazioni, polemiche, pretese e le proposte più o meno accettate o respinte sono alle spalle. La strada da percorrere è chiara e senza più ostacoli.A dire il vero oggi come nei mesi scorsi il palazzo sarebbe sempre favorevole, a quanto ci è parso di capire, ad un compromesso, ma allo stesso tempo è pronto per la procedura di esproprio.«La bozza di progetto da noi proposta – ci ha dichiarato l’assessore al ramo Mario Montella è pronta a diventare progetto definitivo. Nel frattempo in bilancio sono stati appostati altri fondi per completare il progetto e possiamo così contare su ben 2 milioni di euro. Entro la fine di settembre sicuramente sapremo come procedere e per quella data, quindi, partiranno anche le procedure per l’assegnazione dei lavori». La delibera revocata con pieno diritto dall’amministrazione Tammaro era stata ritenuta irregolare poiché si basava su un ipotetico progetto che a detta degli amministratori di centrodestra che guidano Cercola da tre anni era assolutamente irregolare. In effetti quanto avallato dalla precedente amministrazione risulta essere nettamente differente dalle bozze di progetto realizzate degli uffici comunali sotto la guida dell’assessore Montella. L’ eventuale procedura di esproprio comporterebbe una ulteriore spesa da parte dell’Ente, spesa che sarebbe invece stata ammortizzata dall’accordo con la proprietà che avrebbe potuto usufruire del 5% per la realizzazione di strutture commerciali di utilità collettiva.«Di certo – ha aggiunto l’ assessore – l’esproprio comporterà una spesa che si aggirerà tra gli 800mila e il milione di euro, ma la situazione precedente non era assolutamente accettabile. Oltre ad una errata dislocazione sull’area della villa, creando una totale concentrazione delle strutture quasi a formare un vero e proprio centro commerciale completamente avulso e del tutto separato e non organico a quanto si andava a realizzare, la precedente guida comunale aveva concesso alla proprietà anche il sottosuolo di quel 5% concedibile per la realizzazione di garage. Tale cosa era assolutamente impossibile anche perché in questo modo si sarebbe raddoppiata la percentuale di aree concesse. Ci siamo resi conto – ha ancora dichiarato Montella – che è difficile rinunciare ad un diritto che sembrava ormai acquisito, ma noi non potevano renderci complici di un palese illecito. Abbiamo proposto a suo tempo ben quattro alternative alla proprietà, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta. Oggi siamo pronti ad avviare la procedura di esproprio coscienti che dovremo impegnare gran parte dei fondi per indennizzare la proprietà. Il lato positivo della faccenda però è che a questo punto anche le strutture che andremo a realizzare saranno di proprietà comunale e potranno essere fonte di recupero di credito in seguito con la loro vendita o con la concessione».Un percorso forse un ò più lungo per pensare al completamento dell’opera, ma a questo punto obbligato.«Dopo l’eventuale esproprio, dovremo procedere per lotti nella realizzazione della tanto attesa villa comunale di Cercola, ma di certo posso dire che entro la fine di questo mandato e quindi nei prossimi due anni la villa comunale sarà, se non del tutto realizzata, certamente in uno stato molto avanzato di completamento».Staremo a vedere e al ritorno dallo spartiacque agostano sicuramente ne sapremo di più. Intanto la strada sembra segnata, la strada che porta tra via Gandhi e via Matteotti, alle spalle della caserma dei Carabinieri»

Gennaro Cirillo

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