Durante il consiglio comunale di mercoledì 5 ottobre sono state approvate all’unanimità la mozione contro i tagli delle corse dei treni Circumvesuviana e la richiesta di un consiglio comunale straordinario per discutere degli effetti della manovra economica a Boscoreale.
Entrambe le iniziative sono partite dai gruppi di opposizione del PD, dell’UDC e dell’IdV, che nella mozione diretta al Presidente del consiglio comunale scrivevano: «Il trasporto pubblico locale ha un’importanza fondamentale per la vita delle famiglie, dei pendolari, dei giovani e in particolare nella nostra città la Circumvesuviana riveste un ruolo strategico».
Secondo i gruppi di minoranza sia il taglio delle corse di oltre il 25% che l’aumento del costo dei biglietti si accompagnano a un peggioramento della qualità del servizio e della manutenzione dei treni e delle stazioni: ad essere penalizzati in questo caso sono gli strati più deboli della cittadinanza oltre al fatto che si incide sulla mobilità da e per Boscoreale.
«Il consiglio comunale impegna il sindaco, – si legge dalla mozione-, a farsi promotore di tutte le azioni possibili nei confronti degli Enti preposti per modificare il nuovo piano deciso dall’azienda e una profonda revisione che tenga conto delle comunità locali».
La lettera sulla manovra economica è stata scritta dai capigruppo consiliari Luigi Buffone del PD, Giuseppe Balzano dell’UDC e da Mario Farina dell’IdV ed è indirizzata al sindaco Langella, al Presidente del consiglio comunale Carmine Sodano e a tutti i consiglieri: «Sarebbe opportuno pensare di convocare una sessione speciale di consiglio comunale per capire quali linee guida, indirizzi e orientamenti si prepara ad adottare in Comune di Boscoreale e la sua Amministrazione».
«La manovra economica varata dal Governo nei giorni scorsi- scrivono i consiglieri-, è una vera e propria stangata il cui effetto lo si capirà soltanto un po’ più avanti, quando gli Enti locali faranno i conti e chiederanno il saldo ai cittadini. Nella sostanza ci dobbiamo preparare a pagare nuove tasse, tariffe più salate per avere in cambio servizi ridotti. I tagli previsti costringeranno i sindaci a tagliare i servizi essenziali, in particolare nel settore delle politiche sociali e dei trasporti, oppure ad incrementare le tariffe e le tasse».
Secondo l’opposizione consiliare, ulteriori tagli determinerebbero la paralisi politica ed amministrativa per molti comuni, con immediate ripercussioni sulla qualità e quantità dei servizi resi alla comunità.
«La maggiore autonomia e i vincoli riguardo il risanamento –scrivono i consiglieri-, aumentano le responsabilità delle amministrazioni nelle scelte e nella selezioni delle priorità in merito al reperimento e alla distribuzione delle risorse».
PD, UDC e IdV ritengono che sia necessario coinvolgere le comunità sulle scelte che riguardano le loro condizioni presenti e future, di reddito e qualità della vita, attraverso forme di partecipazione consapevole: «In questo ambito, un confronto aperto, sugli indirizzi e sulle scelte a partire dalle politiche di bilancio, resta lo strumento per una più efficace valutazione dei bisogni, l’individuazione di obiettivi, priorità, scelte condivise».
Giovanna Sorrentino