Opportunità politica o gioco delle tre carte

POMPEI – Si rivoluziona ancora una volta la situazione politica interna a Palazzo De Fusco.

L’entrata in maggioranza dell’ADC ha fatto scaturire la nomina del nuovo assessore Alfredo Annunziata, ma sin qui tutto fisiologicamente legato al normale evolversi della vita politica di una amministrazione.

Un cambiamento che ha il sapore di un nuovo, magari piccolo, sisma è quello avvenuto nel PD.

Il partito a seguito di diverse riunioni del direttivo si ricompatta. Ritornano così i figliol prodighi del gruppo di Unità ed impegno e, strano a dirsi, almeno per quanto ci è dato sapere relativamente alle posizioni tenute dal presidente del consiglio comunale, a sacrificare il vitello grasso è proprio Ciro Serrapica. L’esponente del Pd sino a qualche settimana fa filo dalessiano, oggi sembra essere stato tra i principali attori di quella che potremmo definire la rinascita del partito di Bersani in quel di Pompei con ingresso nel gruppo consiliare democratico proprio dei quattro consiglieri losapiani che non più tardi di qualche mese fa si erano posti in maniera aspramente critica nei confronti dell’amministrazione guidata da Claudio D’Alessio tanto da rinunciare all’assessorato con le dimissioni del loro rappresentante in giunta Nando Uliano.

Unità ed Impegno di colpo sembrava essere lontano anni luce dall’amministrazione, tanto da porsi in una posizione se non di opposizione, certamente non vicina alla maggioranza. Con l’ultimo scossone dei giorni scorsi questa forza, da sempre costola del Partito Democratico, entra ufficialmente nel gruppo consigliare democratico in compagnia del presidente Serrapica e del consigliere Mancino che nel frattempo erano restati saldamente al fianco del primo cittadino.

Il Partito Democratico quindi espime, allo stato dei fatti, sei consiglieri ed un unico assessore in giunta, Claudio Alfano (delega all’innovazione tecnologica e, soprattutto, al personale) delfino di D’Alessio.

Una delle tante domande che ci poniamo di fronte a quanto sta accadendo è: ma il Pd resta in maggioranza? E se sì, perché ci sembra che l’unico a rimetterci in tutta la quadriglia sia stato l’ex assessore Uliano?

E ancora, Domenico Mancino, da che parte starà? Notoriamente tra Ciro Serrapica e Carmine Lo Sapio, anima di Unità ed Impegno, non correva buon sangue fino a qualche settimana fa. Pace è fatta? Magari è solo una coalizione anti D’Ales-sio, ma in questo caso in che occasione, su quale passaggio politico o amministrativo si è rotto l’asse Serrapica-D’Alessio?

Gennaro Cirillo

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