La famosa discarica di rifiuti ospitata dal Parco Nazionale del Vesuvio, che il prossimo dicembre doveva essere chiusa perché piena, come attestato dall’Arpac , dalla SapNA e dall’Ecodeco, quindi continuerà ad essere lo sversatoio del vesuviano. Niente chiusura, niente bonifica quindi, come i cittadini avrebbero auspicato?
«E’ possibile che le cose stiano così?- si chiedono Oreste, Esposito e Stanziano-. È possibile che tutto ciò che è stato deciso e predisposto non valga più, senza che siano state previste e approvate le necessarie modifiche al progetto originale? È possibile che, fuori da ogni logica, si sia deciso di continuare a vessare il nostro territorio, oltre quanto già iniquamente previsto e predisposto per legge? È possibile che, nonostante Cava Sari sia colma a dismisura, non si sia predisposto un piano alternativo virtuoso che impedisca che il Parco Nazionale del Vesuvio venga usato come pattumiera per rifiuti e oscenità?».
La speranza di Oreste, Esposito e Stanziano è quella di conoscere la verità, ottenendo una risposta da parte dei sindaci e della Regione Campania.
Giovanna Sorrentino