Il PdL scafatese attacca, la sinistra non ci sta

Il Pdl scafatese attacca, la Sinistra non ci sta. Dopo il volantino distribuito dal centrodestra cittadino, in cui si accusavano “i comunisti” di aver fatto di tutto per causare la chiusura del nosocomio cittadino, celere arriva la risposta da parte di uno dei partiti che più è stato in “trincea” nell’organizzazione delle manifestazioni pro ospedale, la Federazione della Sinistra. “La Federazione della Sinistra di Scafati è rimasta sconcertata e senza parole dopo aver letto l’ultimo volantino-bomba del Popolo della Libertà, in cui si urla ai quattro venti un ritorno dei “Comunisti”, la cui unica volontà è chiudere l’Ospedale di Scafati. Premettendo che, nonostante il volantino non si riferisca apertamente a noi (il PdL sa bene che siamo stati i primi a lanciare l’allarme e che questo è stato recepito troppo tardi o forse mai recepito dalle istituzioni per poter fare realmente qualcosa) ci siamo sentiti tirare in ballo in una descrizione della realtà che ha del fanta-politico e per questo vogliamo rispondere, se non altro per mettere in chiaro alcune inesattezze che ci sono balzate agli occhi e che il cittadino medio potrebbe non percepire ad una prima lettura – scrivono i comunisti scafatesi – Partendo dal fatto che l’Arsan (l’Agenzia Regionale Sanità) è un organo nominato dal consiglio regionale, non capiamo come abbiano fatto i “Comunisti” ad infiltrarsi tra le file del suddetto senza che il consiglio stesso se ne accorgesse. Anche perché sappiamo tutti che l’intera filiera istituzionale è amministrata dal PdL stesso, ci sarà stata qualche svista nelle nomine? Non vorremmo che il partito stesso non conoscesse bene neanche le persone che nomina negli istituti di supporto; Ancora oggi non abbiamo conferme certe che il piano ospedaliero descritto nel volantino venga attuato o meno, la sola conferma a voce di Morlacco non basta. E questo è grave! Perché sono stati spesi soldi pubblici per allestire un palco in piazza Vittorio Veneto, sul quale sono stati fatti proclami e promesse (e meno male che l’impegno era “senza clamori”!) e a cui è seguito il silenzio più assoluto. Infine, sebbene il manifesto usi un linguaggio sornione, a leggerlo con un po’ più di attenzione si può capire come in realtà esso sia figlio di un partito arrivato alla frutta, che non ha proprio più elementi per giustificare i proprio fallimenti – rincarano la dose i tesserati FdS – Scafati negli anni di questa amministrazione Aliberti ha guadagnato un numero infinito di feste, festicciole, sagre e notti bianche, descritti spesso come “grandi eventi”. Nel frattempo però, la stessa città perdeva un ospedale e in più subiva tagli dal governo centrale che le toglievano ancora più soldi e fondi, rimanendo povera e impotente. Poiché apparteniamo ad un partito che è abituato a considerare le città grandi in base alla qualità e alla quantità dei servizi che l’ente pubblico può offrire al cittadino, non possiamo che constatare, quindi, come sotto questa amministrazione la città sia in realtà regredita, offrendo a Scafati solo la possibilità di fare festa, quando non c’era niente per cui festeggiare. Per giustificare tutto ciò e non assumersi le proprie responsabilità ora sono costretti ad inventarsi la storia dei “comunisti che tramano alle spalle” (spalle di chi?) per far chiudere l’ospedale. E da ciò possiamo dedurre due cose: la prima, che è vergognoso fare una precoce campagna elettorale su un problema così serio e delicato, strumentalizzando una situazione che costerà delle vite alla città di Scafati. La seconda è che, finita questa esperienza politica (perché finirà), Aliberti e la sua amministrazione potranno tranquillamente iniziare ad occuparsi di letteratura fantascientifica o di spionaggio: la fantasia non gli manca di certo”.

Mariano Malafronte

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteErcolano, Ignorato: “Torniamo a credere in questa città”
SuccessivoFormazione e nuove tecnologie, c’è “scuola” su Marte
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.