Prima Barcellona, poi S. Antimo e Jesi. Sono tre le vittorie consecutive in campionato collezionate dalla Givova Scafati. Un tris di successi che consente alla società dell’Agro di occupare il primo posto della classifica del campionato nazionale di Legadue, seppure in coabitazione con altre tre formazioni: Centrale del Latte Brescia, G.T.G. Pistoia e Trenkwalder Reggio Emilia. Non accadeva dalla stagione 2006/2007 che la formazione scafatese occupasse, dopo quattro turni di campionato, la vetta della graduatoria di questo campionato. Un risultato inatteso, che premia la società per l’ennesimo miracolo sportivo realizzato in una situazione difficile e in una realtà complicata. Peccato solo per quello scivolone alla prima giornata di campionato sul parquet di Forlì, che oggi avrebbe permesso alla compagine gialloblù di occupare in assoluta solitudine la prima piazza. La soddisfazione è tanta per il risultato finora conseguito dalla squadra ed è palese sui volti dello staff tecnico e dirigenziale. Anche perché sulle gradinate dell’MPrime PalaMangano si ha l’impressione che stia crescendo ed aumentando l’entusiasmo.
D’altronde, dopo le ultime due uscite ufficiali, è più che lecito sognare. Il gruppo agli ordini di coach Giulio Griccioli ha asfaltato a domicilio dapprima la matricola S. Antimo (68-80) e poi la Fileni B.P.A. Jesi (95-65) sul rettangolo di gioco amico. La determinazione e la consapevolezza nei propri mezzi si è vista soprattutto in quest’ultimo match, che è rimasto in equilibrio per soli 5’. Poi l’ago della bilancia ha iniziato a pendere dalla parte dei padroni di casa, bravi ad accrescere il proprio vantaggio, approfittando della giornata storta di Maggioli (16) e compagni, orfani tra l’altro dell’infortunato Migliori. Lo statunitense Marigney (24) ha fatto il bello ed il cattivo tempo, coadiuvato da Ghiacci (19), Casini (13) e Gueye (12), mettendo alle corde l’avversario e costringendolo alla resa, senza via di scampo. Il risultato finale non è mai stato messo in discussione. E lo testimonia il fatto che il tecnico di casa ha anche concesso minuti e spazio in campo a tutti gli uomini a sua disposizione, compresi i giovani scafatesi Guadagnola, Malpede e Izzo. Insomma, un successo che ha accontentato davvero tutti.
«Siamo stati cattivi sin da subito – ha analizzato coach Giulio Griccioli – ed abbiamo attaccato tutti i loro cambi, cercando di non far respirare Hoover sui pick and roll. In tanti, forse anche gli avversari, si attendevano che facessimo molta pressione difensiva, come successo a S. Antimo, ed invece abbiamo lavorato diversamente, aspettando l’avversario e cercando di conservare il risultato, senza perdere mai la lucidità e la concentrazione, anche quando loro hanno cercato di mescolarci le idee, cambiando atteggiamento difensivo. Sono altresì riuscito a dare spazio ai giovani atleti scafatesi che si allenano con il gruppo e che sto cercando di far crescere e responsabilizzare sempre di più. Anche stavolta, poi, siamo riusciti a dare spettacolo, giocando con la consueta aggressività, che da sempre ci contraddistingue. Voglio, infine, fare una dedica speciale a Naomi, la figlia del patron Nello Longobardi, che ha appena compiuto 18 anni: questo successo lo dedichiamo a lei».
Tra gli spalti si sono visti oltre duemila spettatori, che stanno a testimoniare il crescente ritrovato entusiasmo, che fa ben sperare per il futuro. «Abbiamo avuto finalmente un pubblico numeroso – ha esclamato il presidente scafatese Alessandro Rossano – e la cosa ci riempie di stimoli e di orgoglio. Speriamo di ritrovare sempre più trasporto e passione intorno alla squadra, cosicché, di questo passo, verrà voglia di puntare in alto e di fare ulteriori miracoli: così come riusciamo a disputare un campionato di Legadue, possiamo riuscirci in massima serie».
Antonio Pollioso