Alle 18 si è riunito presso l’aula consiliare di Palazzo Farnese il consiglio comunale di Castellammare di Stabia. La riunione dell’Assise comunale era stata espressamente ordinata dal prefetto di Napoli, Andrea Di Martino, per far discutere dei verbali di parere negativo dei revisori dei conti sul bilancio approvato nello scorso mese di giugno. Gli oltre dieci verbali dei revisori, che denunciavano alcune illegittimità negli atti del bilancio, non erano stati presi in considerazione e quindi i membri dell’opposizione si sono rivolti al prefetto per far sì che ci fosse una discussione nel merito. Pronti via e il sindaco Bobbio prende la parola per mettere ai voti la sua pregiudiziale: “Questo consiglio comunale è illegittimo perché le riunioni dell’Assise devono avere uno schema e un contenuto deliberativo mentre questo è solo un consiglio discorsivo e quindi illegittimo. Nel riequilibrio di bilancio il consiglio comunale ha già valutato questi elementi”. Dello stesso parere anche il segretario generale. Dopo gli interventi dei consiglieri d’opposizione la pregiudiziale è stata messa ai voti: quindici si (i voti della maggioranza) e quattordici no (quelli dell’opposizione). Il consiglio è stato dichiarato illegittimo. Ma la vera notizia è che la maggioranza di Bobbio non è andata sotto nelle votazioni solo grazie all’assenza del consigliere Apuzzo (Idv) e del consigliere De Julio (gruppo misto). Il vero verdetto di questo consiglio comunale: la maggioranza non c’è più. I consiglieri Pane (Uniti per Stabia), Esposito, Federico e Maiello (gli ultimi due si sono seduti tra i banchi dell’opposizione) hanno appoggiato la minoranza e se ci fossero stati anche i due consiglieri assenti per la prima volta l’opposizione avrebbe battuto la maggioranza. Imbattibilità nelle votazioni che probabilmente la maggioranza perderà nel prossimo consiglio comunale dove sarà messa ai voti la sfiducia al presidente Cimmino.
Raffaele Cava