Cinque giorni di indagini, interrogatori e il controllo degli alibi di centinaia di pregiudicati, balordi, facce note e meno note del sottobosco della criminalità locale. I carabinieri di Castellammare di Stabia, coordinati dal capitano Gennaro Cassese e del tenente Fabio Ibba, e di Torre Annunziata sono riusciti a concludere in tempi rapidi l’indagine sull’omicidio del 27enne veterinario di Santa Maria la Carità ucciso poco dopo la mezzanotte di venerdì scorso in un tentativo di rapina alla periferia del paese. Il giovane era appartato con la sua fidanzata a solo un chilometro da casa.
I due fermati sono Violanto Petrucci, di 26 anni, pregiudicato per furto e droga, e un 28enne, Ciro Afeltra, entrambi di Pimonte. Le accuse sono di tentata rapina e omicidio in concorso. Hanno fornito un alibi ritenuto inattendibile e si sono più volte contraddetti tra di loro; in particolare hanno affermato di avere trascorso la serata di venerdì con due amiche girando in auto tra Pompei e Scafati; le due giovani, che sono sorelle, hanno però smentito la circostanza. Perquisendo la camera da letto di Petrucci, inoltre, i carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, con il capitano Alessandro Amadei, hanno trovato una confezione di guanti di lattice, usati per non lasciare impronte digitali durante le rapine.
E’ stata una giornata intensa quella di ieri per la cittadina sammaritana, dopo aver vissuto in apnea per cinque giorni ed essersi stretta attorno alla famiglia, come hanno testimoniato le 2mila persone che nei giorni scorsi hanno partecipato alla fiaccolata e ai funerali del giovane veterinario.
Nel momento in cui gli arresti dei due malviventi di Pimonte sono stati confermati all’esterno della stazione dei carabinieri della vicina Sant’Antonio Abate si è radunata una piccola folla che ha applaudito i militari e rivolto pesanti insulti alle gazzelle che trasportavano i fermati. Una volta partita la colonna di sei auto non si è andata direttamente a Torre Annunziata, ma a sirene spiegate ha raggiunto il centro di Santa Maria la Carità facendo il giro della piazza. Anche qui tanti applausi e commozione: un’operazione importante e liberatoria quella degli inquirenti, che presso la stazione di Sant’Antonio Abate hanno ricevuto la visita e i complimenti dei vertici del comando provinciale.