Si è svolta nella giornata di giovedì 17 novembre presso villa Savonarola la mostra fotografica con soggetto le crude immagini della malavita. Le foto di Stefano Renna, fotoreporter porticese laureato alla Accademia delle Belle Arti, raccontano storie di camorra in un modo alternativo: “Lavorare con la fotografia – spiega Stefano Renna – vuol dire lavorare con un occhio diverso rispetto a coloro che raccontano le storie attraverso la stampa o libri. Le storie di camorra sono un argomento particolare da toccare, un argomento difficile da trattare e raccontare. In molti casi noto una sorta di assuefazione di fronte a questa problematica, e con la fotografia cerchiamo di sensibilizzare colui che le guarda. Di certo è che l’argomento è davvero ampio e non si può affrontare di certo solo con le foto o con le informazioni”. A presenziare ala conferenza sono stati anche il consigliere comunale Vincenzo Ruffino ed il primo cittadino Vincenzo Cuomo, entusiasta della riuscita della mostra fotografica: “Guardando le foto – commenta il sindaco del Pd – ho pensato alla crudezza delle immagini, davvero toccanti. Stefano è un fotoreporter e racconta la camorra, la sofferenza che quest’ultima porta. Molte persone sono vittime di questo cancro, e molte volte è difficile parlarne. Molti giornalisti in questi ultimi periodi hanno avuto problemi con camorristi che non hanno gradito le notizie che quest’ultimi hanno pubblicato. E’ il caso del quotidiano Metropolis, vittima di una vera è propria aggressione in quel di Castellammare”. Anche il consigliere Vincenzo Ruffino si dice soddisfatto della rappresentazione: “Il sindaco sin dall’inizio del suo mandato si è subito attivato per combattere la camorra. Il mio pensiero guardando queste foto va alla mamma coraggio Teresa Buonocore, assassinata dopo aver denunciato gli abusi della figlia. In quel caso non si trattava di camorra, ma la violenza e la crudeltà è la stessa, a prescindere se si tratti di varie mafie o vendette trasversali”.