Pre regate della coppa America. Dai Pm stop a Bagnoli

Per il finesettimana bisognerà aprire i cantieri per la realizzazione delle opere necessarie per ospitare il villaggio della Coppa America.

I tempi stringono e tutto resta ancora in bilico. I lavori per fare ciò che serve per ospitare le barche a questo punto dovrebbero essere realizzati in meno di novanta giorni. L’appuntamento con la Coppa America per il golfo di Partenope è fissato dal 7 al 15 aprile, ma gli enti preposti a dirimere i problemi e a far finalmente partire questa ulteriore possibilità di sviluppo per Napoli.

Intanto si comincia a parlare di ipotesi alternative a Pozzuoli. Tra le location più accreditate restano il Lungomare e Nisida.

“Già nel luglio scorso il Presidente Nazionale dei Verdi Angelo Bonelli assieme all’ assise di Palazzo Marigliano ed ai Medici per l’ Ambiente – dichiara il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli dopo lo stop dei Pm al sito di Bagnoli per le preregate della Coppa America – avevano reso pubblici i dati raccolti dal professor Benedetto De Vivo, docente di Geochimica Ordinaria presso l’Università Federico II di Napoli, sui sedimenti marini antistanti la colmata inquinata dell’arenile di Bagnoli. La contaminazione delle acque, dovuta alle attività degli ex siti industriali Ilva-Eternit, risulta ancora oggi caratterizzata da elementi altamente cancerogeni quali gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e i Pcb, con concentrazioni di molto superiori alla media. Il Journal of Geochemical Exploration ha messo in evidenza anche un quoziente di rischio nei primi 20 cmdei fondali marini pari a 4737 volte superiore alla norma: si trattava di una situazione di rischio per la quale era ed è obbligatoria, da parte delle autorità competenti, la messa in atto di interventi di messa in sicurezza e bonifica”.

“Se avessero ascoltato – continua Borrelli – le realtà ambientaliste, le associazioni, gli esperti ed i comitati civici avremmo evitato questa situazione ed il baratro. Ci auguriamo ci siano ancora le condizioni per porre rimedio a questi errori.”
Secondo Eduardo Benassai, studioso del moto ondoso e delle correnti marine, «lo dico da mesi in ogni consesso. La Coppa andrebbe fatta al molo San Vincenzo a Napoli, perché presenta le caratteristiche più adeguate. A Bagnoli ci sono gravi problemi di inquinamento. Non sappiamo neanche che tipo di lavori di bonifica sono previsti».
Per Paolo Nicchia, dell’Assise della città di Bagnoli, «la Coppa America è un pacco: non ha niente di sportivo, si tratta di un mero affare per chi la organizza. Non si può creare un precedente di questo tipo: le aree inquinate vanno delimitate e interdette».
Proprio l’ Assise di Palazzo Marigliano assieme a diverse associazioni e realtà ambientaliste avevano chiesto alla Procura della Repubblica anche il sequestro della colmata perchè pericolosa e fortemente inquinante.
“Siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo. Non vorremmo – spiega Leonardo Impegno della Segreteria provinciale del PD – che a causa di errori, superficialità e disattenzioni non solo non si svolgessero le preregate in città ma fosse ulteriormente compromessa la bonifica di Bagnoli”.

“A questo punto sarebbe interessante capire sulla base di quali certezze De Magistris e compagni ostinatamente abbiano difeso la location di Bagnoli fin dall’inizio e chi si assume le responsabilità di questo errore macroscopico che ci ha portati ad una nuova figuraccia internazionale”, lo dichiara in una nota il capogruppo del PdL in consiglio comunale a Napoli, Marco Mansueto. “Insieme a Gianni Lettieri noi responsabilmente sostenevamo che quello non fosse il luogo ideale per far svolgere la regata. Avevamo ragione. Così come avevamo ragione nel sostenere che questa sia solo una regata minore che gli organizzatori americani utilizzano per promuovere la vera Coppa America, e che paghiamo troppo. Adesso si individuino subito tra i circoli nautici della città quelli con la struttura più adeguata per ospitare l’evento”, conclude Mansueto

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