Scafati: protesta contro l’ACSE. Raggiri e disoccupati non assunti

Martedì 27 dicembre una decina di cittadini hanno organizzato una protesta ed un’occupazione della sede dell’ACSE in via Sant’Antonio Abate che si è protratta per tutta la mattinata.

Due di questi sono saliti su una torretta dell’ACSE ed altri hanno circondato la torretta protestando e ammanettandosi. L’oggetto della protesta è stata l’ormai prossima decisione dell’ACSE e dell’Amministrazione comunale di riassumere ventidue lavoratori stagionali che avranno per legge (visto che sono già sati assunti per due volte a tempo determinato) un contratto a tempo indeterminato.

Non sono mancati momenti di tensione poiché i due cittadini che si sono arrampicati ed hanno occupato la torretta hanno rischiato la loro incolumità fisica. Alla protesta si è registrata un’assenza totale della politica ma anche dell’amministrazione dell’ACSE:  nessuno si è presentato per dare risposte alle istanze dei disoccupati. Presenti all’occupazione erano invece le forze dell’ordine in particolare i carabinieri guidati  dal tenente Volontè. Le forze dell’ordine fin dall’inizio hanno richiamato i lavoratori alla calma e li hanno sollecitati a cessare la protesta e l’occupazione dell’ACSE. Tuttavia i protestanti non hanno subito accettato le proposte dei carabinieri continuando per parecchie ore nella loro azione di denuncia e disapprovazione. Fra i cittadini esclusi dalle assunzioni e che hanno organizzato questa manifestazione ci sono: Giuseppe Guadagnola,  Bruno Improta e Michelangelo Egidio. Secondo la cronaca queste assunzioni sono state effettuate  nel giungo di quest’anno, 22 lavoratori stagionali hanno avuto per la seconda volta un contratto a tempo determinato. L’amministrazione giustificò la scelta di rinnovare sempre gli stessi perché non c’erano le risorse economiche per fare una nuova prova e quindi un nuovo bando. Il contratto è scaduto a dicembre. Probabilmente e gennaio non ci saranno ulteriori prove e verranno rinnovati i medesimi ancora una volta. Tuttavia questo è un pericolo per i disoccupati perché qualora venissero rinnovati i 22, avranno per legge una assunzione fissa e definitiva a discapito degli altri mai assunti.  Uno dei protestanti afferma con rabbia: “Non è giusto che vadano a lavorare sempre i soliti e che per di più i soliti da gennaio lavoreranno stabilmente ed a tempo indeterminato. Inoltre vogliamo denunciare gli imbrogli che hanno perpetrato l’amministrazione comunale e la dirigenza dell’ACSE. Infatti alle origini gli operai stagionali sono stati assunti sulla base di quiz truccati. Chiediamo che il comune non ci abbandoni ma  risponda alle nostre esigenze e risolva questa faccenda al più presto”. Un altro disoccupato evidenzia: “E’ una vergogna che vengano assunti amici e parenti di politici e dirigenti. Questi inganni vengono fatti violando le leggi a danno di tanti cittadini onesti che pagano sempre. Chiediamo un nuovo bando ma controllato e regolare”. A fine protesta è ritornata la calma ed il tenente volontà ha dichiarato: “Non posso garantirvi che avrete una possibilità occupazionale. Inoltre non si possono bloccare procedure di concorsi pubblici già avviati. Posso soltanto farvi dare risalto e sollecitare le istituzioni a dare delle risposte ai vostri problemi”.

Aniello Danilo Memoli

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