CTL CAMPANIA 0
GAETA: Cavaliere, Vincenzo, Scappatura, Romeo, Moring, Elitro, Bosco (17’ st Cormaci), Leccese, Reppucci (22’ st Cordova), Cocimano, Russo (40’ pt Astete). A disp.: Fornasier, Del Franco, Formisano, Postorino. All. Melchionna
CTL CAMPANIA: Mennella, Pellini, D’Alterio (7’ st Trematerra), Gatta, Russo, Cavallini , Di Paola (30’ st Varone), Di Palma (17’ st Olivieri), El Ouazni, Barone, Narciso. A disp.: Monteleone, Fiorillo, Palmieri, De Luca. All. Campana
ARBITRO: Scarpini di Arezzo
MARCATORE: 5’ st Moring
NOTE: spettatori 200 circa con rappresentanza ospite; espulsi al 37’ pt Moring; al 3’ st espulsi Barone per doppia ammonizione e Fiorillo per proteste. Ammoniti Moring, Bosco, Reppucci, Cocimano, Cordova, Barone, Russo, Varone. Angoli 7-3 per il Campania. Rec.: 4’ pt, 5’ st.
GAETA – Campania sconfitto e arrabbiato. I ‘guerrieri’ perdono a Gaeta, ma non mancano le polemiche per un arbitraggio discutibile che ha negato alla squadra napoletana un rigore netto. Dopo il danno la beffa: stessa azione viene ammonito Barone, reo,secondo il direttore di gara, di aver simulato. I ‘guerrieri’ vanno sotto dopo 5’ e recriminano per non aver acciuffato almeno il pari dopo aver sprecato una serie di occasioni clamorose. Condotta arbitrale non all’altezza. Mister Campana non recuoera Baratto, è Russo il partner difensivo di Cavallini. Sull’out sinistro manca Izzo rilevato da Narciso, in avanti Barone a supporto di El Ouazni. Pronti via e da azione d’angolo Moring è stacca in area (forse appoggiandosi a un difensore) e insacca il vantaggio gaetano: purtroppo per il Campania questa resterà l’unica incursione biancorossa dalle parti di Mennella in tutto il match. I ‘guerrieri’ ci mettono un po’ a carburare ma ben presto occupano stabilmente la metà campo avversaria. Al 16’ tiro cross di Di Paola che sfiora l’incrocio. Al 25’ grossa chance per Barone, che prima ruba palla a Moring, ma da due passi spreca calciando sul portiere. Il Campania preme sull’acceleratore e poco dopo la mezzora la botta di Gatta dal limite sfiora il palo. Al 41’ doppia opportunità per gli ospiti: prima Gatta è murato dalla difesa biancorossa, poi El Ouazni raccoglie di testa il bel cross di Pellini ma la mira è imprecisa. Il finale di tempo è rocambolesco: al 40’ l’autore del gol Moring si becca il secondo giallo e viene espulso; 4’ dopo Barone viene strattonato in area, cade ma l’arbitro incredibilmente lo ammonisce per simulazione. La ripresa si apre con un’altra ‘topica’ del direttore di gara,che vede un fallo di Barone a centrocampo: altra ammonizione e parità numerica ristabilita. Poco prima, beffardo destino, lo stesso Barone fallisce il pari da distanza ravvicinata col portiere che si salva di piede. Il Gaeta fa ostruzionismo, ma il Campania avrebbe almeno tre possibilità per pareggiare. El Ouazni calcia a giro dalla lunetta, Cavaliere è strepitoso nella respinta. Al 19’ Pellini tira debolmente a tu per tu con l’estremo difensore laziale. Il forcing finale non consegna ai napoletani almeno un meritato pareggio e così il Gaeta si prende tre punti senza mai tirare in porta, il Campania torna a casa arrabbiato.
Negli spogliatoi animi esagitati provocati soprattutto da una direzione arbitrale non all’altezza. “Noi siamo una squadra umile me facciamo umiltà nostra forza – spiega il presidente del Campania Giovanni De Micco – oggi abbiamo trovato di fronte dei ragazzi validi. Noi facciamo il nostro mea culpa, abbiamo perso sia perché Gaeta ha creduto di più alla vittoria e sia perché l’arbitraggio ha condizionato il match. Il direttore di gara ha ritenuto forse frettolosa la decisione – giusta ai termini di regolamento – di espellere il giocatore del Gaeta e poi ha fatto di tutto per compensare e ‘pareggiare i conti’ negandoci allo stesso tempo un rigore nettissimo ed ammonendo Barone e a inizio ripresa rifilandogli il secondo giallo per un fallo inesistente. Non è un arbitro adatto a questo tipo di partite: nella stessa azione abbiamo rimediato tre espulsi. Non mi piacciono gli arbitri che si ergono a protagonisti: allontanandomi mi ha detto di essere di Arezzo. Non so che significa e non voglio pensare che l’abbia dichiarato perché è la città del presidente dell’Aia Nicchi”. Tanto rammarico anche da parte di mister Campana: “Sconfitta immeritata: l’azione del gol viziata da un’irregolarità, l’arbitro non c’ha dato un penalty e ha espulso Barone dopo due gialli inesistenti. Questo tipo di partite iniziano e finiscono ‘storte’, con i ragazzi che hanno anche sprecato tantissime occasioni”.