La Regione Campania boccia il Piano Dimensionamento Scuole presentato dal sindaco Gennaro Langella, che prevedeva l’accorpamento di alcuni istituti, tra cui la Scuola Media F. Dati.
Le scuole sarebbero dovute passare da cinque a tre ma Boscoreale non compare nella lista resa pubblica dalla Regione e l’organizzazione della rete scolastica resta invariata.
La pratica è stata inviata alla Provincia dopo l’approvazione della delibera n°105 della Giunta Comunale del 17 novembre 2011, troppo tardi, per cui ora il primo cittadino spera in un’integrazione poiché dopo la pubblicazione del Piano Dimensionamento, inviando nuovamente l’iter, a scapito della richiesta dei gruppi di minoranza di revocare la delibera.
«L’inconveniente è capitato anche ad altri Comuni, per cui attendiamo fiduciosi, per il momento», affermano il sindaco Langella e l’assessore alla pubblica istruzione Marialuisa Russomanno.
I gruppi di opposizione ritengono che l’Amministrazione Langella abbia preso a cuor leggero l’autonomia dell’Istituzione scolastica, con la proposta di creare un Istituto Comprensivo: «In modo civile e democratico abbiamo condotto per settimane una battaglia con l’obiettivo di difendere essenzialmente i diritti degli Operatori della Scuola, dei ragazzi e delle loro famiglie e presentato una mozione in Consiglio comunale il 12 dicembre, in cui dichiaravamo l’importanza di mantenere le quattro autonomie scolastiche», affermano i consiglieri di minoranza.
« Dopo la delibera della Giunta, abbiamo mandato i contenuti della mozione – affermano i gruppi del PD, UdC e Idv,anche agli uffici regionali e provinciali competenti. Conservare le autonomie vuol dire conservare il forte ruolo della scuola boschese come deterrente al degrado sociale e culturale e a non mettere in discussione il dato occupazionale attuale riguardante dirigenza, docenza e personale ATA. La nostra iniziativa non rispondeva assolutamente a lobby o ad interessi di parte, in quanto chiedeva un confronto aperto alle istanze di ogni soggetto coinvolto, arrivando a scelte condivise».
Giovanna Sorrentino