Sant’Anastasia, parcheggio nel mercato: clienti a km zero e filiera ridotta

“La protesta dei mercatari sfavorevoli al parcheggio in via di realizzazione al mercato ortofrutticolo di via Pomigliano, in un contesto ristretto, può essere compresa – dichiara Mario Gifuni, consigliere comunale (La Destra). Ma, in un Italia che protesta perla TAV, che protesta per il ponte sullo stretto, per i termovalorizzatori, per gli impianti di energia pulita, per i tassisti, per i farmacisti, per i notai e tante altre iniziative o programmazione di sviluppo, lavoro e miglioramento teso a proiettare il paese nelle dinamiche del ventesimo secolo, dell’Europa e della competitività a livello mondiale, la protesta dei mercatari è solo un’altra “resistenza” al cambiamento. Un cambiamento che, grazie al parcheggio, ad esempio, potrà portare giovamento ai concessionari, che avranno clienti a KM zero e accorceranno la filiera concessionario-utente finale. La volontà dell’Amministrazione è quella di dare una svolta a questo paese e apportare piccoli e grandi miglioramenti in tutti i campi, con impegno, programmazione, lungimiranza. In una logica non di ritorsione ma di ripristino della correttezza e di confronto dialettico positivo tra l’Ente e i concessionari, vogliamo sanare una deficienza lunga 15 anni, cioè i fitti non pagati, in cui sono inclusi i consumi idrici. Nonostante l’esistenza di accordi assunti dai mercatari con precedenti amministrazioni, deliberati e non mantenuti, sono debitori di circa 100.000,00 Euro e l’azione amministrativa, che è decisa a gestire la cosa pubblica in maniera totalmente opposta al passato che ha generato l’insolvenza dei mercatari, tende a mettere un punto fermo all’intera questione.

Senza nulla togliere ai mercatari ed alle loro esigenze, prima di fare scelte di campo puntuali e sotto certi aspetti innovative, l’Amministrazione si muove mettendo al centro il cittadino e a favore del cittadino cerca di ridisegnare un paese. E’ fuor di dubbio che a Sant’Anastasia i parcheggi scarseggiano, che l’utenza ferma le auto dappertutto. Ritagliare un parcheggio nell’area del mercato, un’area a sud del mercato, dove già solitamente venivano depositate cassette e mezzi dismessi, non vuol dire mirare a danneggiare il commercio dei concessionari, anzi al contrario punta a modernizzare lo stesso mercato che, una volta esaurito il periodo di intensi scambi commerciali legati all’albicocca, potrà presentarsi ai “clienti” in una veste molto più accettabile. Anche dal punto di vista igienico-sanitario il parcheggio sarà un punto a favore. Oggi assistiamo ad un traffico di auto e mezzi pesanti che si portano vicinissimi ai punti vendita, con le loro emissioni di gas di scarico depositate nei pressi dei prodotti destinati anche alle tavole degli anastasiani. Se questo traffico di auto, che si fermano per acquistare e andar via, passa per il parcheggio e quindi più lontano dai punti vendita ed in un’area che in qualche modo è più “isolata”, non è un “vantaggio igienico” che otterremo? Occorre poi valutare che un parcheggio di solito invoglia alla sosta non solo gli anastasiani, ma anche coloro che a Sant’Anastasia vengono per lavoro. Quindi, dal punto di vista imprenditoriale, non è positivo avere la possibilità di aumentare e variare il parco-clienti a Km zero?”

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