Sarà avviata la manutenzione dei vagoni della Circumvesuviana fermi da mesi ormai nei depositi. Ad annunciarlo è l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella. La vertenza Circum, partita nella scorsa estate per il taglio alle corse, si è aggravata nelle ultime due settimane a causa dei fortissimi disagi per i pendolari dovuti alla scarsa circolazione dei treni. Intanto, sono state rese note le risultanze della commissione voluta dallo stesso Vetrella per l’accertamento della situazione crediti/debiti dell’Eav (la holding regionale dei trasporti guidata da Nello Polese, ex sindaco di Napoli). Sulla base dei risultati della commissione – ha specificato l’assessore – «ho incontrato i vertici di Eav, Circumvesuviana e Sepsa per finalizzare urgentemente accordi di manutenzione straordinaria per riportare gradualmente i treni in circolazione». Nei giorni scorsi, a chiedere un incontro sulla questione con il Prefetto di Napoli Andrea De Martino sono stati i senatori Raffaele Lauro e Nello Di Nardo, rispettivamente del Pdl e dell’Italia dei valori. Iniziative in difesa dei pendolari sono venute anche da rappresentanti del Pd e di altre forze politiche. Vetrella, dal canto suo, ha cercato di spiegare il perché della crisi che attraversa i trasporti regionali. «I cittadini – ha detto Vetrella – devono sapere che sono nelle condizioni di un medico che sta cercando di estirpare un brutto tumore fatto nascere e crescere da altri negli anni in cui a guidare la Regione c’era il centrosinistra, e che mai nessuno in quegli anni si è preoccupato di risolvere la situazione, facendola anzi aggravare ulteriormente». «Quando due anni fa sono diventato assessore – ha aggiunto – mi sono fatto dare i bilanci del gruppo e delle aziende di Eav, ed ho trovato subito che qualcosa non andava: oltre a sprechi e inefficienze, le società nei loro bilanci vantavano infatti crediti considerati certi ed esigibili per ben 500 milioni di euro complessivi. La maggior parte di questi crediti le società affermavano di averli nei confronti della Regione che invece – a sua volta – non solo non li aveva mai coperti, ma non li considerava affatto nel proprio conto economico. Questa situazione a dir poco assurda – ripeto – è andata avanti per ben dieci anni senza che nessuno intervenisse. Ho dovuto allora chiedere una commissione d’inchiesta interna alla giunta che – come non era mai stato inspiegabilmente fatto dalle amministrazioni guidate da Bassolino – accertasse finalmente quanti e quali fossero realmente i crediti dell’Eav nei confronti della Regione».
Antonio Averaimo