Pompei: gli alunni dell’Amedeo Maiuri esplorano la città in bicicletta

È stata una domenica particolare quella del 29 aprile per cento alunni della scuola secondaria di primo grado “Amedeo Maiuri” di Pompei che hanno partecipato insieme ai loro genitori al progetto “Alunni in bici alla scoperta del territorio” curato dal Prof. Carmine Vitiello. L’iniziativa, promossa dall’ente scolastico, firmatario della “Carta Europea della sicurezza stradale, 25.000 vittime da salvare”, come ricorda il suo Dirigente Prof. Fiorenzo Gargiulo, è stata patrocinata dal comune  e ha visto la partecipazione del Sindaco Claudio D’Alessio. Il percorso che gli intrepidi ciclisti hanno dovuto affrontare era compreso tra  lo start di via S. Abbondio  e il traguardo di via Casone, passando per il centro con Piazza Schettini e via Sacra fino ad arrivare alla periferia sud di Pompei. Al termine della lunga pedalata i partecipanti hanno fatto ritorno alla sede centrale  della scuola dove sono stati distribuiti i cappellini della Legea e i prodotti tipici della macelleria Lauro, entrambi  sponsor della manifestazione. Quest’ultima, del resto, è stata coniugata anche con una lezione teorica  sulla sicurezza stradale, in collaborazione con la Polizia Municipale locale, e un approfondimento sulla geografia del fiume Sarno, grazie al contributo pratico della Gargiulo Bike. Lo stesso plesso scolastico, inoltre, è già impegnato a diffondere tra i suoi alunni la consapevolezza dell’importanza della bicicletta come mezzo alternativo di trasporto salutare, ecologico ed economico. Per tale motivo l’istituto si è dotato di rastrelliere per parcheggiare in sicurezza le bici, comfort utilizzato soprattutto dagli alunni delle periferie notoriamente penalizzati quanto ai trasporti. Né vanno dimenticati ulteriori progetti dello stesso ente che vanno nella medesima direzione della mobilità sostenibile, quali: Bicibus, Pedalare si può fare, Strade da amare e Vivere nella strada. Fondamentale, quindi, ricordare anche attraverso tali eventi la grande opportunità rappresentata dalla bici, per pesare meno sull’ambiente e vivere diversamente la propria città. Quello che manca nel nostro territorio, purtroppo, sono città organizzate all’altezza di questa sfida ecologica, con piste ciclabili e rastrelliere diffuse in tutta la città come si può constatare in Nord Europa, elementi in assenza dei quali l’educazione è necessaria ma insufficiente. Resta, comunque, l’importanza della sensibilizzazione dei più giovani su tale argomento in attesa che le nostre amministrazioni, soprattutto a sud, facciano di più per rendere le nostre città a misura di bici e di ambiente.

                                                                                                          Claudia Malafronte

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