Ha affidato il suo sfogo a poche righe sul suo sito ufficiale (elpocholavezzi.com). Quei fischi del San Paolo a Ezequiel Lavezzi proprio non sono andati giù, ma l’attaccante argentino li ha accettati senza farne drammi. Fino a qualche settimana fa era l’idolo della tifoseria azzurra, ma qualcosa sembra essere cambiata nel rapporto tra il Pocho e Napoli. Durante l’ultima a Fuorigrotta, parte della tifoseria ha provato a spingere Lavezzi con il solito coro “alè Pocho”, magari anche per allontanare le voci di mercato che lo vedono un giorno a Milano sponda Inter, un altro in Russia, un altro ancora in Francia al Psg del suo estimatore Leonardo. Ma dalle curve sono partiti inattesi i fischi per il numero 22, nelle ultime gare meno decisivo in campo, un po’ appannato a causa degli infortuni e forse troppo distratto dalle sirene dei grandi club.
Dopo la vittoria sul Siena, poi, non una parola. Sono trascorse meno di 24 ore e Lavezzi si è affidato al suo sito per chiarire il suo pensiero con un intervento “E ora la Coppa Italia” nel quale ha caricato la squadra e ha ringraziato i tifosi, anche quelli che hanno scelto di fischiarlo, quasi ad ultimo saluto prima della finale di Roma contro la Juventus: «Abbiamo chiuso il Campionato con una vittoria al San Paolo – ha scritto il Pocho – e arriviamo carichi alla Finale storica di domenica, un traguardo importante che potrebbe regalarci un sogno. È chiaro che ieri è stata una serata un po’ strana per me, ma nel calcio ognuno è libero di dire la sua, di esprimere la propria opinione. E io lo rispetto. Perciò grazie a tutti i tifosi, indistintamente».
Se i fischi del San Paolo sono di paura per la partenza del fuoriclasse argentino, di delusione da “se mi lasci non vale” o semplicemente un errore dettato dai troppi “rumors” sul futuro di Lavezzi sarà solo il mercato estivo a dirlo. Restano di concreto la clausola rescissoria da 31 milioni per prelevare il suo cartellino – cifra che De Laurentiis non sembra disposto a trattare – e la mancata qualificazione per la prossima Champions League che potrebbe spingere molti dei big azzurri lontani da Napoli, e non solo Lavezzi.
Dario Sautto