Torre Annunziata: i dieci comandamenti del Sindaco Starita e della sua Amministrazione

“Si deve partire col piede giusto e bisogna dotarsi di regole certe che diventino la base su cui poggia il rapporto di lealtà tra le forza politiche”. A pronunciare queste parole è il sindaco Starita che durante una riunione con la coalizione di maggioranza ha messo a punto, votandolo all’unanimità, il decalogo di etica pubblica.
Vediamo brevemente quali sono gli articoli che lo compongono:
1) CONTRO OGNI TRASFORMISMO
L’equilibrio della rappresentanza dei partiti negli organismi istituzionali sarà misurata sulla base del risultato elettorale. Eventuali modifiche dei gruppi consiliari non modificheranno gli assetti concordati all’inizio del mandato.
2) PARI DIGNITA’ E COLLEGIALITA’
La metodologia usata nel rapporto tra i partiti della coalizione sarà improntata alla pari dignità, al rispetto reciproco, alla leale collaborazione ed alla collegialità, garantendo sempre il confronto costruttivo, la capacità di sintesi e la rapidità ed efficacia delle decisioni.
3) PROTAGONISMO DEI PARTITI
I partiti della coalizione si impegnano a dare vita ad una assemblea cittadina composta dal Sindaco, Assessori, consiglieri comunali e segretari dei partiti per verificare periodicamente (almeno una volta l’anno) il lavoro dell’amministrazione e nello stesso tempo a sviluppare gli indirizzi politici sulle priorità da seguire.
4) CENTRALITA’ DEL CONSIGLIO COMUNALE
Ruolo fondamentale nella definizione degli indirizzi di governo e nel controllo della loro attuazione, nella individuazione delle scelte strategiche per lo sviluppo del territorio saranno assegnati prioritariamente al Consiglio Comunale che deve essere motore fondamentale di tutte le iniziative amministrative.
5) RAPPORTO CON LA CITTADINANZA
Ogni partito o movimento civico della coalizione si impegna ad incontrare i cittadini periodicamente, almeno due volte all’anno, per riferire e dare informazioni dettagliate relativi all’attività svolta e alle posizioni assunte in relazione ai seguenti argomenti:
a. Promozione di comportamenti politicamente ed eticamente corretti all’interno della P.A.;
b. Promozione di sistemi di valutazione e di controllo sui concorsi, sulle assunzioni e sulla gestione del personale pubblico;
c. Approvazione del bilancio preventivo e dei relativi indirizzi politici;
d. Approvazione del bilancio consuntivo nel rispetto dei tempi previsti;
e. Promozione e sviluppo di imprese sane;
f. Promozione di interventi di politica sociale a favore delle fasce deboli;
g. Formazione culturale e professionale dei cittadini e dei lavoratori e sostegno della ricerca scientifica.
6) INFORMAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI
Il Sindaco e gli assessori si impegnano a trasmettere tempestivamente alla discussione dei gruppi consiliari gli atti amministrativi fondamentali per una corretta, efficace ed efficiente gestione del Bene Comune.
7) RISPETTO DEL MANDATO ELETTORALE
Per motivi di opportunità politica e nel pieno rispetto dei diversi compiti assegnati dalla Legge, su indicazione del Sindaco, si conviene di evitare la scelta degli assessori tra i consiglieri comunali eletti nel corso del primo anno di consiliatura.
8 ) SOBRIETA’ DEGLI ELETTI
Nella consapevolezza di svolgere un ruolo di servizio nei confronti della comunità, tutti gli eletti impronteranno la loro attività alla sobrietà ed alla trasparenza.
9) CODICE EUROPEO DI COMPORTAMENTO PER GLI ELETTI NEGLI ENTI LOCALI
I consiglieri ed i partiti si impegnano a promuovere ogni iniziativa utile a rendere note, condivise ed applicate le prescrizioni di etica pubblica indicate nel Codice Europeo di Comportamento per gli Eletti negli Enti locali.
10) SINTESI DELL’AZIONE POLITICA
In caso di eventuali disaccordi politici tra i partiti della coalizione, al Sindaco spetterà la responsabilità della decisione ultima.
Grande attenzione è data alla trasparenza dell’azione politica, al rapporto diretto con i cittadini che molto spesso si sono sentiti non rappresentati o comunque poco ascoltati. Importante anche il rifiuto del trasformismo politico, con lo spettacolo dei continui cambi di casacca a cui più volte si è assistito e soprattutto il no ai doppi incarichi assessore/consigliere (anche se limitati almeno al primo anno di consiliatura).
I motivi del decalogo sembrano essere sostanzialmente due. Il primo è di ordine amministrativo.  Avere dei consiglieri tra gli assessori obbligherebbe il sindaco ad un tacito patto morale con i personaggi ed i partiti in questione, rendendo non praticabile l’idea di una giunta che può subire modifiche in corso d’opera qualora qualcuno non si dimostrasse all’altezza.
L’altro motivo è politico: dalle elezioni, la maggioranza non ha ancora trovato un equilibrio ed un regolamento in cui tutte le forze politiche sono invitate alla collaborazione e messe sullo stesso piano può aiutare a stabilirlo.
Anna Bottone
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