Pompei, a via Stabiana “amore” prezzolato dietro al casello

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Prostitute e clienti, ad ogni ora del giorno e della notte, si appartano in un’area contigua  all’ex casello ferroviario di via Stabiana. E’ questa la situazione con la quale convivono da tempo i residenti della zona, soprattutto quelli che abitano più vicini al passaggio a livello.

Non esiste differenza fra il giorno e la notte, ogni ora sembra essere utile per giovani donne e signore mature, italiane e straniere, per esercitare il mestiere più antico del mondo. Per chi abita a via Stabiana è diventata una scena ordinaria vedere prostitute, con i loro clienti, che si appartano dietro il casello in pieno giorno, preoccupandosi di posteggiare la macchina o il motorino sincerandosi di aver attivato persino l’antifurto…

Il luogo scelto per consumare pochi minuti di un amore prezzolato, corrisponde ad uno spazio dalle condizioni igienico-sanitarie precarie, caratterizzato da una fitta vegetazione, da rifiuti di ogni genere e dalla presenza di ratti. Il posto, in passato, era stato scelto da alcuni uomini ucraini come riparo per la notte. Gli stranieri spesso erano soliti litigare e azzuffarsi, creando non pochi problemi ai residenti in termini di tranquillità.

Attualmente gli extracomunitari sono andati via, e la zona è stata prescelta dalle prostitute, che avvicinano i loro clienti a via Mazzini o via Plinio, pattuiscono il loro prezzo, per poi dirigersi nella più discreta via Stabiana per consumare gli incontri lontano da occhi indiscreti, secondo loro.

Il problema è che anche se qualcuno volesse far finta di non vedere, si trova, suo malgrado, ad assistere a queste scene perché  magari è seduto nel giardino di casa sua mentre gioca con un figlio o un nipotino. Spesso poi i piccoli pongono domande in merito per le quali si fatica a trovare una risposta, soprattutto se chi le pone ha il candore della tenera età.

Comunque, pur nella consapevolezza piena che non è semplice  debellare la piaga della prostituzione, ad ogni modo le persone residenti in questa zona potrebbero essere tutelate un po’ di più e una soluzione potrebbe essere quella di rendere inaccessibile l’area in questione. Ognuno ha diritto a vivere in piena libertà, in casa sua, senza doversi preoccupare di dover abbassare lo sguardo in qualche situazione anche solo per pudore.

Marianna Di Paolo

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