Barriere architettoniche non segnalate lungo il tragitto che dalla circumvesuviana di Ercolano conduce agli scavi. La penosa vicenda vede protagonista ancora una volta in negativo la comunità vesuviana incapace di riscattare la propria immagine agli occhi del palinsesto turistico mondiale e degli stessi residenti. “ Stiamo attraversando – ha commentato il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo- una parentesi storica particolarmente delicata per Ercolano : la forte recessione economica unita alla scarsa occupazione in loco di giovani ercolanesi penalizza fortemente l’operato di un’amministrazione locale che oggi è chiamata al massimo senso di responsabilità istituzionale nei confronti degli onesti contribuenti . Sicuramente affronteremo in sede consiliare emergenze che non possono e non devono cronicizzarsi all’interno di un territorio sempre più scettico nei confronti dei politici indigeni”. La gente non crede più in quest’amministrazione comunale: si rimprovera al buon sindaco Vincenzo Strazzullo di aver operato con eccessivo lassismo e con lentezza competitiva quando invece le carenze socio strutturali del paese avrebbero richiesto ben altra grinta e tempestività di movimento. Forse da un ercolanese doc come Strazzullo ci si aspettava francamente di più, molto di più : per qualche illustre predecessore dell’attuale sindaco è valsa l’attenuante delle origini “non ercolanesi” escamotage inservibile però per l’attuale leader del Pd che è nato, cresciuto ed opera professionalmente da sempre in città. Non è ammissibile offrire ai turisti che dalla circumvesuviana si incamminano verso gli scavi uno scenario miserabile in pieno centro composto da tralicci in metallo ammassati alla rinfusa senza il minimo rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza. “ Non possiamo più temporeggiare- ha concluso l’esponente del Pdl Aniello De Rosa – dinanzi a disservizi che minano profondamente la credibilità di un paese in vistoso affanno. Ci adopereremo perché certi penosi scenari non si ripetano mai più richiamando l’intera classe politica locale al senso di responsabilità nei confronti di cittadini che non meritano di essere trattati con simile sufficienza da chi ha l’onore di rappresentare pubblicamente Ercolano”.
Alfonso Maria Liguori