Napoli: Pirati della strada, Polizia Nuova si rivolge al governo

Un’altra vittima investita da un’auto pirata. Una donna di 80 anni, che stava attraversando la strada, è stata investita e uccisa da un’auto condotta da una ragazza di 20 anni. La giovane si è fermata per soccorrere la donna ma non c’e’ stato nulla da fare. È accaduto nella tarda serata di ieri in via Traccia a Poggioreale, a Napoli.  I morti “senza freni” ed il numero degli “omicidi stradali” ha raggiunto un numero impressionante, tanto che sembrano le vittime di un conflitto armato. Scende in campo il sindacato Polizia Nuova, chiedendo al governo Monti e all’intero sistema politico di intervenire, anche con decretazione d’urgenza, affinché la vita venga tutelata e salvaguardata. «Abbiamo deciso di intervenire dopo che da anni si è chiesto ai vari governi di intervenire per salvaguardare la sacralità della vita – dichiara il segretario regionale di Polizia Nuova, Pasquale Di Maria – un bene prezioso tutelato sì dalla Costituzione, ma per niente tutelato dalle vigenti leggi, che tutelano e salvaguardano, altresì, l’omicida ma non la vittima arrivando, finanche, ad offendere chi muore innocentemente a causa di sentenze legate a leggi scandalose. Non lo diciamo noi, lo stabilisce e statuisce la Costituzione, il Diritto Internazionale Umanitario e le tante convenzioni a difesa del diritto alla vita dell’uomo, ma i governi italiani forse non lo sanno». Parole amare quelle di Di Maria quando si chiede:«Perché in Italia ancora non si provvede? Perché dobbiamo vedere ancora morti sfracellati e maciullati sull’asfalto? Perché non esiste una legge che punisca chi si macchia del sangue innocente della vittima di turno? Perché in Italia non si legifera in modo che chi vuole porsi alla guida di un veicolo abbia veramente timore della legge? Nonostante le tantissime grida e le proteste fatte dalle associazioni delle vittime della strada, dei tanti genitori che aspettano il ritorno a casa dei figli con il cuore in gola, ancora nulla si muove. Le forze dell’ordine e la Magistratura, con l’attuale sistema legislativo, nulla possono fare se non applicare le assurde leggi esistenti che offendono la memoria di chi è stato violentato e privato della sua dignità anche da morto. Abbiamo sentito tante “chiacchiere politiche”, ma di fatti concreti ancora nulla si vede all’orizzonte. I politici italiani hanno le mani che grondano anche di questo sangue innocente». Polizia Nuova  protesta per questa continua mattanza che in Italia si consuma su tutte le sue strade e la invierà a chi lotta ogni minuto di ogni giorno a difesa dell’inviolabilità delle vittime e la sacralità della loro vita, oltre che  alla difesa della memoria di chi è stato ammazzato “senza freni”.

                                                                                                                            Claudio Di Paola

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